Critico d'arte e promotore di attività volte alla divulgazione dell'arte veneta, dal 1920 al '26 fu il primo presidente della Biennale di Venezia a non rivestire anche la carica di sindaco della città[3] mentre in qualità di presidente della Fondazione Querini Stampalia, nel 1925 attese al riordino e all'allestimento di alcune sale del museo[4] con particolare attenzione alla pinacoteca di cui curò la pubblicazione del catalogo.
Achille Bosisio, Gabriele D'Annunzio e Giovanni Bordiga, collana Quaderni dannunziani, vol. 34-35, Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani", 1966, pp. 611-615. URL consultato il 3 giugno 2015.