Il 25 dicembre 1613, con grande orrore della sua famiglia, si convertì apertamente al cattolicesimo ed entrò a servizio dell'esercito di Carlo Emanuele I di Savoia. Dopo la morte del fratello maggiore, Giovanni Ernesto nel settembre 1617, rivendicò i suoi diritti, ma suo padre scelse un successore protestante. Quando suo padre morì nel 1623, Giovanni VIII occupò Nassau-Siegen a capo dell'esercito asburgico e cominciò la Controriforma.
Nel 1625 partecipò all'assedio di Breda. Breda era difesa da suo cugino di secondo grado Giustino di Nassau e resistette per undici mesi prima di arrendersi. Giovanni VIII di Nassau-Siegen è raffigurato nel celebre dipinto la resa di Breda di Diego Velázquez, terzo da sinistra in campo spagnolo, guardando direttamente lo spettatore.
Nel 1630 fu catturato dall'esercito olandese, tuttavia, fu rilasciato nello stesso anno. Nel 1631, si occupò della flotta spagnola-fiamminga sconfitta da mercenari da mercenari olandesi, scozzesi ed inglesi, nella battaglia dello Slaak, combattere per conto del governatore spagnolo Francisco de Moncada, III marchese di Aitona, (1586–1635).
Ultimi anni e morte
Nel 1632, Nassau-Siegen fu conquistata dagli svedesi, dopo di che il suo fratellastro Giovanni Maurizio reintrodusse il protestantesimo.
Giovanni VIII morì nel 1638 e gli successe suo unico figlio maschio Giovanni Francesco Desiderato, che dovette cedere una parte di Nassau-Siegen al ramo protestante della famiglia.