Il suo stile è fortemente influenzato dall'ambiente pittorico napoletano in cui cresce ed opera, e in particolare da Marco Pino e da Teodoro d'Errico. Con quest'ultimo fra l'altro collaborò per la decorazione del soffitto della chiesa di Santa Maria Donnaromita (intorno al 1585-90).
Dipinti di Girolamo Imparato decorano il soffitto a cassettoni della Cattedrale di Napoli, a fianco di altre tele di Fabrizio Santafede. La sua mano ha inoltre ornato, insieme al Corenzio, la seconda cappella della navata sinistra della Chiesa del Gesù Nuovo.