Il nonno di Doret esercitò la professione di banchiere a Torino, invece il padre Paul gestì le proprietà e le vigne. Sua madre Maris Girard era originaria di Yvorne.[1]
Ha composto varie opere, tra le quali: En Prison (1892), Les Armaillis (1906), La Nain du Hasli (1908), Nerine (1926). Ha inoltre musicato vari drammi dell'autore svizzero René Morax, sinfonie corali quali Loys (1913, varie composizioni sinfoniche (Suite Tessinoise, Dans les bois).[2][4]
Note
^abcd(FR) Gustave Doret, su musicologie.org. URL consultato il 2 aprile 2018.
^abc Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 195.
^ Ariane Charton, Claude Debussy, Parigi 2012 Édition Gallimard, (trad. italiana di Gianluca Faragalli, Hans e Alice Zevi, 2016).
^Gustave Doret, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 marzo 2018.