Hanina ben Dosa (in ebraico חנינא בן דוסא?) (Israele, ... – ...; fl. I secolo) è stato un rabbino ebreo antico saggio Tanna, mistico e taumaturgo del I secolo e.v., discepolo di Johanan ben Zakkai[1].
È sepolto nella città di Arraba.
Sebbene annoverato tra i Tannaim e citato in connessione ad una scuola e relativi discepoli, non si sono preservati suoi halachot e pochi aggadot[2] È ricordato "più per la sua condotta che per i suoi insegnamenti halakhici. Non ci sono leggi citate a suo nome".[3] Tuttavia, la grande popolarità, di cui ha goduto per tutta la vita e che lo rese immortale tra i mistici, si basa non sulla sua erudizione, ma sulla sua santità e i suoi poteri taumaturgici. Dalle numerose massime a lui attribuite, si può dedurre che fosse un membro degli antichi Assidei:[4] "Se la paura del peccato precede la saggezza, la saggezza durerà; ma dove la saggezza precede la paura del peccato, la saggezza non durerà"; "Dove le opere di un uomo sono più grandi del suo sapere, la sua dottrina persisterà, ma dove il suo sapere è maggiore di sue opere, il suo sapere non persisterà"; "Chi guadagna la buona volontà degli uomini è amato di Dio, ma chi non è amato dall'uomo non è amato da Dio "[5] Ci sono, inoltre, altri suoi insegnamenti che tradiscono la sua estrazione chassidica. Hanina, come tutti i chassidim antichi, pregava molto, e con le sue preghiere si dice che abbia operato molti miracoli.
Citazione
Dal Talmud:
«Quando i maestri partirono dalla dimora di Rabbi Hanina, gli dissero:
Con l'augurio che tu possa vedere il tuo mondo nel corso della tua vita,
che i tuoi fini si realizzino nella vita del mondo a venire,
la tua speranza attraverso tutte le generazioni.
Lascia che il tuo cuore mediti in generosità
che la tua bocca pronunci saggezza
la tua lingua si muova in canti di giubilo.
Possano le tue palpebre indirizzarti rettamente,[6]
i tuoi occhi brillino con la luce della Torah,
il tuo viso si illumini con lo splendore del cielo,
le tue labbra proclamino conoscenza,
le tue redini gioiscano in rigore,
i tuoi piedi si affrettino ad ascoltare le parole dei Tempi Antichi.[7]»
Note
- ^ Berakhot, 34b.
- ^ Baraita di R. Eliezer xxix., xxxi.; Midr. Mishle x. 2
- ^ Rabbi Jonathan Duker, The Spirits Behind the Law: The Talmudic Scholars (Jerusalem e New York: Urim Publications, 2007), p. 66.
- ^ Da considerare forse come i primi chassidim, risalenti all'epoca dei Maccabei
- ^ Avot, iii. 9, 10; Avot di Rabbi Natan, xxii. 1 (ed. Schechter, p. 35a).
- ^ Nella comprensione della Torah.
- ^ Dan. 7:9.
Voci correlate
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