Lavora nel dipartimento di intelligenza artificiale all'Università di Osaka ed è famoso poiché ha realizzato un robot che rappresenta la copia speculare di sé stesso. L'androide parlante forgiato a immagine e somiglianza del suo "creatore" è stato presentato al centro di ricerca per l'intelligenza artificiale "ATR" di Kyoto: l'automa, che esteriormente rappresenta la copia speculare di sé stesso, è stato realizzato curando tutti i minimi dettagli, sopracciglia, capelli e nei inclusi. Il quotidiano Asahi, che riporta la notizia corredata da una foto dei "due" professori, ha titolato l'articolo con un eloquente "Chi è l'originale?". L'androide è dotato anche di muscoli facciali, grazie ai quali riesce a riprodurre fedelmente le espressioni del viso. Ma non è tutto poiché oltre alla perfetta somiglianza fisica, la caratteristica fondamentale del robot è la capacità di sostenere una conversazione con gli esseri umani.
Lo sviluppo dell'umanoide ha impegnato l'équipe di Ishiguro per quasi un anno: oltre 6 mesi per realizzare fisicamente il prototipo, più di 3 per mettere a punto il software di gestione interna. Il costo totale del progetto è stato di circa 30 milioni di yen, oltre 200.000 euro. È group leader all'ATR Intelligent Robotics and Communication Laboratories; insieme al suo team, è il creatore degli androidiQ-1 e R-1, i primi robot veramente umanoidi mai costruiti. Il 16/10/2017 il professor Hiroshi Ishiguro ha presentato alla stampa un androide con fattezze femminili di nome Erica cha ha interagito in modo impressionante con i giornalisti. Attualmente nel mondo della cibernetica, per indicare un robot con fattezze femminili si usa il termine ginoide, dal greco antico gyne cioè donna.
Nella cultura di massa
Per il suo lavoro sugli androidi, nel 2017 è stato citato dal rapper Caparezza nella canzone L'Infinto, contenuta nell'album Prisoner 709[1]