Il 19 novembre 2013, gli Houston Dynamo iniziarono a pensare all'idea di fondare un club ad alti livelli nel calcio femminile con sede ad Houston.[1] Solo una settimana dopo aumentarono gli sforzi, quando i Dynamo cominciarono ad accettare dei fondi rimborsabili per una potenziale squadra di NWSL.[2] L'11 dicembre 2013 la NWSL assegnò agli Houston Dynamo una franchigia in espansione.
Nome, stemma e colori
Durante una conferenza del 12 dicembre 2013, il presidente degli Houston Dynamo, Chris Canetti, annunciò che il club sarebbe stato denominato Houston Dash e che avrebbe avuto colori simili ai Dynamoː arancione, nero e blu cielo. Lo stemma avrebbe previsto un pallone da calcio posto sotto la scritta "Houston Dash" con linee blu sullo sfondo.[3]
A proposito dell'espansione, Canetti disseː "Siamo entusiasti di avere la nostra squadra in NWSL qui a Houston. È un'importante aggiunta al nostro panorama sportivo, e darà più valore alla nostra comunità. Condividiamo la visione di questo campionato e non vediamo l'ora di fare la nostra parte nel renderlo un grande successo. Parte della nostra responsabilità è quella di far crescere il gioco del calcio, e questa squadra giocherà un ruolo significativo per il raggiungimento di questo scopo."[4]
Proprietà e gestione della squadra
Lo Houston Dash è controllato dalla stessa proprietà dei Dynamo. È gestito in maggioranza dai proprietari originari, l'Anschutz Entertainment Group (che ne detiene il 50%) ed in minoranza da Gabriel Brener, leader del Brener International Group e Óscar de la Hoya, ex campione mondiale ed olimpionico di boxe (entrambi con il 25% delle quote).
Il 23 dicembre 2013 l'ex giocatore dagli Houston DynamoBrian Ching fu nominato consigliere delegato, responsabile giornalmente sia del business sia dei lati tecnici, sotto la supervisione del presidente Chris Canetti.[5]
Il 3 gennaio 2014 fu nominato l'allenatore della squadra, Randy Waldrum.
Lo Houston Dash gioca le sue partite casalinghe al PNC Stadium, struttura aperta nel 2012 che può contare fino a 22.000 posti. Per la prima stagione inaugurale, i posti disponibili furono solamente i 7.000 più vicini al campo.[6]
Quando lo stadio aprì, divenne il primo stadio calcistico della Major League Soccer situato in un quartiere della città.