All'età di 25 anni, nel 1952, debutta con la prima collezione a suo nome. Il successo è immediato. In particolare, desta grande interesse la blusa bettina, dedicata alla celebre mannequin dell'epoca Bettina Graziani.[3] L'anno successivo avviene l'incontro con Audrey Hepburn,[4] la quale diviene la sua musa, incarnando l'ideale estetico femminile da sempre ricercato nelle sue creazioni. L'attrice veste i suoi abiti sia nella vita che nei film che interpreta (indimenticabili Sabrina del 1954 e Colazione da Tiffany del 1961), divenendo ambasciatrice del suo stile, caratterizzato dal taglio classico abbinato ad una fantasia profondamente sentimentale.
Fin dalle prime collezioni si distingue per una ricerca di tessuti (una passione trasmessagli dal nonno materno che era a capo di una manifattura tessile)[5] e forme di un'eleganza mai banale. Tra gli anni '50 e gli anni '60 sono molte le creazioni iconiche che lo stilista lancia nelle sue collezioni: l'abito a sacco del 1953, il mantello a collo avvolgente del 1958, l'abito a palloncino e l'abito a bustino dell'anno successivo.
Sono diversi i riferimenti alla sua popolarità e ai suoi abiti anche in film non interpretati dalla Hepburn, ad esempio in Penelope la magnifica ladra (1966) di Arthur Hiller con protagonista Natalie Wood, nei cui dialoghi viene esplicitamente citato per un tailleur di colore giallo indossato dalla stessa Wood.
Nel 1968, anno in cui il suo idolo Cristóbal Balenciaga[3] si ritira dal mondo della moda, Givenchy eredita la sua clientela.
Il 1988 è l'anno del ritiro dello stilista, che decide di vendere per 45 milioni di dollari la sua maison al gruppo francese LVMH di Bernard Arnault.[5] Continuerà a firmare le collezioni della maison fino al 1995. Il suo compagno, Philippe Venet, comunica in data 12 marzo 2018 che è morto nel sonno due giorni prima nel castello dove viveva nei dintorni di Parigi.[5]
I profumi
Nel 1957, costituisce una nuova impresa, Parfums Givenchy affidando la direzione al fratello Jean-Claude. Dopo le prime difficoltà, il successo arriva verso la fine degli anni '60, grazie al lancio dei profumi De e L'Interdit.[4] Quest'ultimo, inizialmente creato in esclusiva per l'amica attrice Audrey Hepburn, prese solo in un secondo momento questa denominazione, che in francese significa Proibito. Le caratteristiche del profumo, dai toni fioriti ed aldeidati, esprime l'immagine di perfezione che l'attrice comunicava.
Nel 1959, Hubert de Givenchy propose due fragranze maschili a completamento della linea di prodotti: Monsieur de Ghivency e l'Eau de Vétyver, originariamente pensati per se stesso.
Nel 2007, per i suoi 50 anni, la maison Givenchy ripropose varie creazioni, tra cui L'Interdit, Vetyver o Givenchy III.
Filmografia
Givenchy appare in diversi film anche con filmati di repertorio. Firma i costumi di alcuni film, tra cui quelli con Audrey Hepburn e Kay Kendall. Suoi gli abiti di Edith Scob nell'horror Occhi senza volto diretto da Georges Franju
«[...] haber consagrado una parte significativa de su trayectoria profesional o actividad a materias directamente relacionadas con la cultura española, así como mantener una intensa relación personal con nuestro país.» — 31 ottobre 2011[8]