I preordini sono iniziati il 16 ottobre 2020 per l'iPhone 12 e il 6 novembre 2020 per l'iPhone 12 mini. La disponibilità è partita dal 23 ottobre 2020 per l'iPhone 12 e dal 13 novembre 2020 per l'iPhone 12 mini.
Le principali differenze con l'iPhone 11 sono il nuovo chip Apple A14 Bionic, lo schermo OLED Super Retina, la nuova connettività 5G, il nuovo vetro frontale con rivestimento denominato "Ceramic Shield", cornici "a mattonella" e magsafe.
Descrizione
Il telefono ha uno schermo Super Retina XDR da 6,1 pollici per l'iPhone 12 e 5,4 pollici per l'iPhone 12 mini. Il formato è 19,5:9. Il nuovo vetro "Ceramic Shield" presenta un rivestimento di cristalli di ceramica che, secondo quanto dichiarato da Apple, rendono il vetro fino a 4 volte più resistente agli urti rispetto all'iPhone 11[3].
È dotato del nuovo chip Apple A14 Bionic costruito per la prima volta con processo produttivo a 5 nm ed include connettività 5G per tutti i mercati[4].
Tra le novità principali, gli iPhone 12 hanno un nuovo design squadrato, più simile agli iPhone 5, 5S e all'iPhone SE del 2016[5], e sono dotati della connessione magnetica MagSafe, posta sul lato posteriore, che consentirà di collegare diversi accessori, come i caricatori wireless compatibili, consentendo a questi ultimi di centrare la posizione per una ricarica ideale.[6]
Con uno chassis in alluminio e vetro, l'iPhone 12 è il quarto modello presentato con più colorazioni, dopo l'iPhone 5c, il XR e l'11, ed è disponibile nei sei colori bianco, nero, verde, blu, viola e rosso (PRODUCT) RED. Rispetto all'iPhone 11, viene eliminata la colorazione gialla e aggiunta quella blu. Inoltre il rosso e il verde diventano più chiari, mentre il viola leggermente più scuro.[7][8]
Questioni di sostenibilità
Per la prima volta, Apple non include nella confezione né il caricabatterie né gli auricolari EarPods (questi ultimi inclusi soltanto per il mercato francese[9]), limitandosi a includere il cavo Lightning–USB-C. A seguito di questa scelta, Apple ha ridotto il prezzo di vendita del caricabatterie USB-C da 20 W e degli EarPods.[10] Secondo Apple, la scelta ricade nell'ambito della tutela ambientale e nel risparmio in produzione di CO2 dovuto all'estrazione dei materiali necessari nella costruzione dei caricabatterie, oltre al risparmio sulla logistica di distribuzione dovuto all'uso di confezioni ridotte del 70%.[11]
Paradossalmente, già dalle prime recensioni, sono sorte critiche a causa della difficile riparabilità dei nuovi modelli dovuta alla politica Apple di introdurre sistemi di pareggiamento all'interno dei componenti interni, rendendo il più difficile possibile le riparazioni terze parti.[12]
Dal canto proprio, il 17 novembre 2021 Apple ha annunciato il servizio di riparazioni self-service; a partire dagli iPhone 12 e 13, e successivamente per i Mac con processore Apple Silicon, agli utenti verranno forniti manuali operativi, strumenti e la possibilità d'acquisto di componenti originali per riparazioni fai-da-te.[13]