Figlio di un falegname, fu allievo della gratuita scuola di disegno di Lilla, prima di proseguire l'apprendistato nello studio parigino di David. Fece i disegni dei Tableaux, statues, bas-reliefs et camées de la Galerie de Florence et du palais Pitti, pubblicati in 4 volumi a Parigi, dal 1789 al 1807.
Diresse la commissione incaricata del sequestro delle opere d'arte olandesi: l'11 agosto 1794 un primo convoglio lasciava Anversa, per depositare al Louvre le opere di Rubens. Anche abbazie e castelli vennero svuotate di opere d'arte e di mobilia. Con gli stessi compiti, venne anche in Italia dopo la campagna napoleonica e si stabilì a Roma, nel 1800, divenendo un importante ritrattista.
Alla sua morte, Wicar lasciò alla Société des Sciences, de l'Agriculture et des Arts di Lilla la collezione di disegni accumulata in tutta la sua vita, composta di circa 1300 opere, soprattutto di scuola italiana, che ora arricchiscono il Musée des Beaux-Arts della città. La Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli possiede il Ritratto del Duca Torlonia, 1832, olio su tela, 51x64 cm.[1]
Fernand Beaucamp, Le peintre lillois Jean Baptiste Wicar (1762 1834) son oeuvre et son temps, 2 voll., Lille 1939.
Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBNIT\ICCU\NAP\0178087.
Da Lille a Roma. Jean-Baptiste Wicar e l'Italia. Disegni dell'Accademia di belle arti di Perugia e del Museo di Lille, Milano, 2002.