«Convinto sudista, la sua "disonestà" venne generata dall'incredibile incapacità amministrativa e colpevole trascuratezza dimostrata. La sua vera colpa fu quella di dimenticate che la dirittura e l'onestà avrebbero richiesto o una totale fedeltà alla causa dell'Unione facendo tacere i propri sentimenti personali o le dimissioni. Non comportandosi così egli si meritò l'accusa di uomo malfido, dissimulatore e poco retto che gli può a ragione venir mossa[1].»
Note
^Raimondo LuraghiStoria della guerra di secessione americana BUR 1994 Vol. I, pag. 195
Bibliografia
Eicher, John H. e David J. Eicher, Civil War High Commands, Stanford University Press, 2001, ISBN 0-8047-3641-3.
Gott, Kendall D., Where the South Lost the War: An Analysis of the Fort Henry—Fort Donelson Campaign, febbraio 1862, Stackpole books, 2003, ISBN 0-8117-0049-6.