Nato a Fresno (California), visse per alcuni anni a Tahiti con il padre Felix Locher, di origini svizzere. Iniziò a recitare nel 1935 in piccoli ruoli, spesso non accreditati, e apparve fra gli altri nel poliziesco L'artiglio giallo (1935), una delle pellicole della serie incentrata sull'investigatore orientale Charlie Chan. Accreditato come Charles Locher, e successivamente come Lloyd Crane, l'attore assunse il definitivo nome d'arte di Jon Hall e raggiunse la notorietà sul grande schermo come protagonista nel film Uragano (1937), scritto da James Norman Hall, uno degli autori de Gli ammutinati del Bounty, e zio dello stesso attore.
Diretto da John Ford, Uragano consentì a Jon Hall di mettersi in luce come attraente e atletico primattore[1]. Nel ruolo dell'indigeno Terangi, un mite abitante di un'isola della Polinesia, che ingenuamente si fa arrestare a Tahiti e ripetutamente tenta di evadere per tornare alla sua isola e alla sua giovane sposa (Dorothy Lamour), Hall riuscì a personificare il contrasto tra l'ottusa civiltà portata dall'uomo bianco e la pacifica innocenza della popolazione indigena, i cui effetti negativi si concretizzano in uno spaventoso uragano che finisce per devastare l'isola, ma che consente all'ostinato Terangi di riconquistare la libertà.
Durante la prima metà degli anni quaranta, Jon Hall apparve più volte sul grande schermo, ad iniziare dal western La grande cavalcata (1940), in cui interpretò il leggendario eroe della frontiera Kit Carson, ma si affermò definitivamente come ideale interprete di romantiche avventure a sfondo esotico[1] in film come A sud di Pago Pago (1940), con Frances Farmer, Aloma dei mari del sud (1941), nuovamente con Dorothy Lamour, e Il peccatore di Tahiti (1942). Nello stesso periodo interpretò anche un film di spionaggio, Joe l'inafferrabile (1942), pellicola di propaganda antinazista, in cui è un agente FBI che sfrutta una pozione che lo rende invisibile e gli consente di trafugare i piani tedeschi approntati per bombardare New York.
Ebbe un periodo di rinnovata popolarità durante gli anni cinquanta grazie alla televisione, in particolare nella serie d'avventura Ramar of the Jungle, di cui furono girati 52 episodi tra il 1952 e il 1954, e in cui interpretò il ruolo del dottor Tom "Ramar" Reynolds. Apparve successivamente in due episodi della serie poliziesca Perry Mason (1963-1965), mentre la sua ultima apparizione cinematografica prima del definitivo ritiro dalle scene fu nel ruolo del dottor Otto Lindsay nell'horror The Beach Girls and the Monster (1965), di cui curò anche la regia e la direzione della fotografia.
Vita privata
Nel 1955 Hall divorziò dalla prima moglie, la cantante statunitense Frances Langford, che aveva sposato nel 1934. Nel 1959 sposò l'attrice messicana Raquel Torres, da cui divorziò e con la quale successivamente si risposò, per poi divorziare nuovamente.
Colpito da una grave forma di cancro alla vescica, Hall non riuscì ad affrontare la malattia e il deterioramento delle sue condizioni di salute[1]. Afflitto dalla depressione, l'attore si tolse la vita nel 1979, all'età di 64 anni. È sepolto al Forest Lawn Memorial Park di Hollywood Hills in California.