Studiò a Londra dal 1912 al 1914: nell'ambiente londinese venne a contatto con la Fabian Society, movimento culturale ed intellettuale della sinistra laburista al quale inizialmente aderì.
Attribuì il fallimento della rivoluzione bolscevica tedesca alla mancanza di preparazione e d'organizzazione delle classi lavoratrici. Focalizzò la sua attenzione sullo sviluppo delle associazioni dei lavoratori. Considerava necessaria l'educazione dei lavoratori sulle teorie socialiste.
Korsch si preoccupava del fatto che la teoria di Marx stesse perdendo validità e precisione - come se fosse stata "volgarizzata" dai dirigenti delle organizzazioni socialiste.
La sua opera Marxismo e filosofia fu un tentativo di ristabilire il carattere storico del Marxismo.
Essa inizia con una citazione dell'opera di Lenin "Sull'importanza del materialismo militante": Dobbiamo organizzare uno studio sistematico della dialettica hegeliana da un punto di vista materialistico.
Nella teoria di Korsch, Hegel rappresentava l'ideale progresso della borghesia. Accanto all'estinzione dell'hegelianismo attorno al 1848, la borghesia aveva perso la propria pretesa di avere un ruolo dominante nella società, e aveva cessato di essere la classe universale. Lo stesso Marx, avendo trasformato completamente la filosofia di Hegel, rappresentava il passaggio del testimone della rivoluzione dalla borghesia alla classe operaia.
Le opinioni di Korsch non erano gradite alla struttura ufficiale del Partito Comunista. Pubblicato nel 1923, Marxismo e filosofia fu aspramente criticato dal Partito Comunista e da molti opinionisti, tra cui Karl Kautsky e Grigory Zinoviev.
Zinoviev disse: "Se arriveranno altri professori a spiegare al mondo queste loro teorie, saremo perduti".
Nei cinque anni seguenti, il Partito Comunista Tedesco cacciò gradualmente tutti i dissidenti. Korsch rimase all'interno di una corrente detta "La sinistra risoluta" fino alla sua espulsione nell'aprile 1926. Continuò comunque ad essere un deputato comunista nel Reichstag.
Influenza
La critica di Korsch non era accettata all'interno della teoria comunista ufficiale. Essa rimase confinata tra pochi comunisti dissidenti per interi decenni. Tra queste correnti, soprattutto in Germania, Italia, Ungheria e Regno Unito, la sua influenza variava da gruppo a gruppo, ma acquistò molta importanza con la breve rinascita delle teorie rivoluzionarie alla fine degli anni sessanta.