È un uomo d'affari coinvolto nella costruzione e nel settore immobiliare[3]. La sua carriera è iniziata presso la Abu Dhabi National Oil Company, prima in possesso di azioni con gli Emirati Arabi Uniti[4]; da allora è stato il vicepresidente esecutivo. La sua società inoltre possiede significative partecipazioni in altre società, tra cui il 5% della Ferrari[5], l'8,1% in AMD[5] e il 7,5% nelle Carlyle Group[6].
Al Mubarak gestisce interessi in progetti minerari in Sud America, in particolare in Colombia, poiché dirige Mubadala Investment Group, la società che possiede Minesa, una società creata nel 2013 con il Per ottenere la licenza di sfruttamento, dal governo colombiano, per estrarre oro dal Páramo de Santurbán, provincia di Soto Norte, dipartimento di Santander, con riserve calcolate nel sottosuolo di circa 9 milioni di once. Nonostante i benefici che si otterrebbero dal pagamento di royalties allo Stato e la possibile generazione di centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti, c'è stata una feroce opposizione da parte degli ambientalisti e dei leader politici della regione a causa della minaccia rappresentata dalla contaminazione della riserva idrica. che nutre più di 4 milioni di abitanti, prodotto della possibile cattiva gestione che Minesa conferisce ai residui di cianuro e mercurio necessari per estrarre l'oro oltre alla distruzione dell'ecosistema di páramo, diventando anche un argomento di interesse nazionale e internazionale.
Presidenza del Manchester City
Il 1º settembre 2008 viene annunciato un accordo tra Thaksin Shinawatra e lo sceicco di Abu Dhabi, Mansur bin Zayd Al Nahyan, per la cessione del Manchester City.[10] Il 23 settembre successivo l'operazione viene finalizzata e Al-Mubarak viene nominato presidente del club.[11] Il primo acquisto della nuova proprietà è il brasiliano Robinho, acquistato per circa 42 milioni di euro dal Real Madrid.[12]
^ Alam Khan, Abu Dhabi is right on track for GP, su The National, Abu Dhabi Media Company, 27 agosto 2008. URL consultato il 22 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2008).