La Péri ebbe un notevole successo al tempo, appena inferiore a quello di Giselle e ben si inserisce nel filone dei balletti romantici. In esso infatti ci sono tutti gli ingredienti cari al gusto dell'epoca: il soprannaturale, la donna eterea e divinizzata, la passione, l'esotismo. Carlotta Grisi poi, già famosissima per la sua interpretazione di Giselle, era la ballerina perfetta per il ruolo.
In questo balletto si ritrovano però anche nuovi elementi. Vi è ad esempio l'introduzione del pas espagnol che richiamava lo stile tacqueté di Fanny Elssler.
I momenti più importanti del balletto sono il pas du songe (primo atto), danza suggestiva e spericolata in cui la Grisi cadeva da una piattaforma, rappresentante una cascata, nelle braccia del principe e il pas de l'abeille (secondo atto), danza con un velo in cui la Grisi cercava di scacciare un'ape.
Esiste anche un altro balletto dallo stesso titolo su musica di Paul Dukas, del 1910, coreografato da Ivan Clustine per i Balletti russi di Sergej Djagilev.