La trentaseienne Pina è impiegata presso il consorzio agrario di un paese del ferrarese in riva al Po. Un giorno conosce Adolfo, commesso quarantaquattrenne in una libreria di Roma. I due, conosciutisi tramite un annuncio pubblicato su una rivista, sono entrambi soli ed in cerca di una sistemazione affettiva. L'uomo va quindi a conoscere di persona la signorina nel paesino di lei, dove la donna vive da sola. Nel corso dell'incontro entrambi si svelano per quello che effettivamente sono: desiderosi tutti e due di vincere la loro solitudine.
Il noto critico cinematografico francese Georges Sadoul lo ritenne tra i migliori film del regista, parlando di «una amarezza sincera e priva di compiacenza».[2]