Il territorio lezzenese era già frequentato in epoca romana, come attestato dal ritrovamento di una lapide tombale del I-II secolo.[5]
Durante la guerra decennale, Lezzeno ospitava parte delle fortificazioni che costituivano il sistema difensivo dell'Isola Comacina, schierata dalla parte di Milano: una rocca, in località Castello, e una torre collocata sulla punta di Cavagnola.[5][6]
Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano il “comune de Lezino plebis Insule” come la località che, all'interno della pieve di Isola, aveva il compito della manutenzione del tratto di via Regina compreso tra il "ponte de Camozia in sursum" fino al "pontem de Colono".[7]
Anche da un punto di vista ecclesiale, Lezzeno dipese a lungo dalla pieve di Isola, entro la quale svolgeva le funzioni di viceparrocchia[8] e dalla quale si staccò nel 1780, quando la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta venne elevata a sede di una parrocchia autonoma dal vescovo di Como Giambattista Muggiasca.
Sempre inserito nella stessa pieve, nel XVI secolo Lezzeno risulta parte del "feudo d'Isola", a sua volta compreso in quel "feudo di Colico" concesso dapprima ad Antonio Maria Quadrio (1555) e poi alla famiglia Alberti.[7] Nel 1640 il duca di MilanoFilippo IV concesse Lezzeno e il resto della pieve d'Isola all'abatecomasco Marco Gallio e, in seguito, ai suoi familiari.[7] All'estinzione dell'ultimo erede dei Gallio, nel 1686 il feudo ritornò alla Regia Camera del Ducato di Milano[7].
Inserito nella stessa pieve fino al termine del XVIII secolo, nel 1751 Lezzeno era soggetto a un pagamento quindecennale per l'avvenuta redenzone dall'infeudazione e si componeva di due comunità separate:
Lezzeno Superiore, comprensivo di Villa, Casate, Cendraro, Sosanna, Rozzo[7];
Lezzeno inferiore, che includeva le località di Bagnana, Carsolina, Ponisio, Pescaredo, Calvasino, Sormazanna e Carvagnana[7].
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 giugno 1994.[9]
«Troncato di argento e di azzurro, al torrione di rosso, mattonato di nero, finestrato di uno dello stesso, privo di merli, rovinato a sinistra, attraversante. Ornamenti esteriori da Comune.»
Nello scudo sono raffigurati i ruderi del torrione di località Castello, al di sopra della frazione di Rozzo, i resti di una delle numerose torri erette lungo la sponda del lago per avvistare navi nemiche; la rocca faceva parte del sistema difensivo dell'Isola Comacina, prospiciente il paese. Lo smalto azzurro rievoca il lago, il metallo argenteo la roccia delle montagne che sovrastano l'abitato.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La parrocchia di Lezzeno, dedicata ai santi Quirico e Giulitta, si estende sulla ex-statale lariana lungo circa sette chilometri[5] e comprende numerose architetture religiose dislocate in ben 17 frazioni disseminate lungo la statale stessa.
Tra i luoghi di culto ricordiamo la chiesa parrocchiale dedicata ai santi Quirico e Giulitta: risale forse intorno al 1490-1520. Venne poi ampliata nel XVI secolo[10] e la facciata attuale, preceduta da un protiro a pianta rettangolare[10], attuale risale al 1929. Il campanile, datato 1856, ospita una lapide tombale romana del I-II secolo, rinvenuta all'interno del territorio comunale lezzenese.[5]
All'interno della chiesa, il presbiterio e la cappella di San Francesco comprendono rispettivamente opere pittoriche e decorazioni realizzate da Giulio Quaglio[10].
Accanto alla parrocchiale sorge l'oratorio dedicato a santa Marta (sec. XIV)[11] ristrutturato di recente: sono visibili due affreschi ai lati dell'altare — Deposizione e Annunciazione (sec. XV) — e delle decorazioni in gesso sulla volta dell'altare stesso (sec. XVII). Inoltre il paliotto dell'altare, in scagliola, sempre del XVII secolo e infine le due panche in noce, una delle quali è datata 1619.
Chiesa della Santissima Trinità
Un'altra chiesa recentemente restaurata è quella dedicata alla Santissima Trinità: sorge in località Casacca e la si raggiunge tramite una scalinata che parte dalla frazione di Calvasino ed è adorna, ai lati, di cappellette affrescate con le stazioni di Via Crucis (1908). La chiesa della Santissima Trinità, sulla parete di fondo, presenta un dipinto databile verso il XVI secolo.
Chiesa della Madonna dei Ceppi
Un'altra chiesetta è situata ai piedi della montagna ed è dedicata alla Madonna dei Ceppi. Non presenta alcun aspetto artistico importante, salvo la statua in marmo della Madonna con il Bambino, che pare risalire al XV secolo. Il gruppo alpini di Lezzeno si fa carico della manutenzione di questa chiesetta.
Altro
Chiesa di Sant'Antonio, presente in località Sormazzana almeno dalla seconda metà del Seicento.[12]
Chiesa di San Giuseppe, a pianta centraleottagonale dotata di abside poligonale.[13] L'edificio è stato realizzato negli anni 1677-1678 direttamente sulle rive del Lario a Pescaù, sulla via per Rozzo.[13]
Chiesa di Santa Maria delle Grazie, presente in località Bagnana almeno dalla fine dell'Ottocento.[14]
Tra le attività ludico-ricreative e culturali spiccano: il Centro Ricreativo e Bocciodromo Comunale; il museo storico della nautica e motonautica di Eugenio Molinari, situato presso gli omonimi cantieri, la Cartofila, l'A.C. Lezzeno, il Trekking Lezzeno, la Canottieri "La Sportiva"; il Corpo Musicale, fondato nel 1807 e oggi forte di 50 elementi, il Gruppo Alpini Lezzeno.
È tutt'oggi funzionante la Casa di Riposo per Anziani "Villa Citterio", in località Pescaù.
Geografia antropica
Frazioni
Lezzeno è suddivisa in 17 frazioni, qui sotto elencate da Ovest ad Est:
Cavagnola
Carvagnana
Crotto
Sormazzana
Calvasino
Pescaù
Ponisio
Carzolina
Bagnana
Chiesa
Rozzo
Sossana
Sostra
Cendraro
Morbia
Villa
Casate
Economia
L'economia era un tempo caratterizzata da tante piccole e floride attività artigianali per le quali è nota la sobrietà e l'operosità dei Lezzenesi stessi. Oggi risulta notevolmente ridimensionata dalla crisi economica, che ha colpito in particolar modo le attività della lavorazione del filo di ferro.
Sono presenti inoltre officine meccaniche e pollivendoli ambulanti (i cd. "girarrosti"), varie attività professionali, scuole di sci nautico. In espansione l'attività turistica ricettiva.
È presente una banca propria, fondata nel 1963: Banca di Credito Cooperativo di Lezzeno.
Annalisa Borghese, Lezzeno, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 259.
Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991, p. 26.
Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN978-88-815-59-367.
Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].