Situato nel territorio della Sabina, Longone si trova a ovest del bacino artificiale denominato Lago del Salto. Il suo territorio comunale conta un'exclave settentrionale, quella della frazione di Roccaranieri. Essa include anche le frazioni di Fassinoro e San Silvestro ed è geograficamente nel territorio del Cicolano.[4][5]
Il termine Longono indica un luogo di conquista longobarda.
La ricchezza di un territorio a vocazione agricola era legata soprattutto alla grande quantità di sorgenti fruibili dagli agricoltori del luogo. Il monte Aquilone di Longone è un grande contenitore di acqua ricoperto di faggi che riversa all’esterno dando origine a copiosi torrenti che cingono, come per isolare e proteggere la Rocca di Longone. È l’alveo profondo di Vallufara a riunire e spingere le acque verso il Turano, dove Benedettini e Longobardi avevano dato vita a mulini per il grano e gualchiere per le tessiture.
La spianata di Colle Pasciano, che si allarga fino alle falde dell’Aquilone è stata il luogo di culto pagano e di mercato, con gli stazzi per la transumanza e con il tempio di Ercole per il pagamento del pedaggio. Erano luoghi di dominio e di ricchezza sia per i Longobardi con la chiesa di San Michele Arcangelo, che per i Benedettini con l’edificazione della chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano, tempio reliquiario del vicino monastero di San Salvatore Maggiore e di tutti i castelli dell’Altipiano.
La posizione strategica del castello di Longone costituiva poi un punto di difesa e di controllo sia per la sottostante Via Cecilia che si snoda lungo la valle del Turano, sia per l’altipiano del Letenano, territorio dell'abbazia di San Salvatore Maggiore.
Con le invasioni saracene, presenti in Sabina dall’846 al 916, il castello, data la posizione strategica ha subito un rafforzamento delle mura e della sicurezza con dimora permanente della Milizia, con Residenza dell’Abate e cappella intitolata a Santa Maria, come la Basilica del Monastero di Farfa.
Dalla fondazione longobarda, il Castrum Longonis fu sempre centro amministrativo, giudiziario e finanziario di tutto il territorio, alle dipendenze dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore.
Papa Giulio II nel 1506 pose Longone a capo dei castelli dell'abbazia, dando i poteri di controllo a un camerarius o governatore.
Da un'analisi strutturale del castello longobardo, possiamo rilevare che le fondazioni delle mura di Longone poggiano sulla parte mediana dell’alzata della Rocca di Capoterra, all’interno della quale sono stati creati ambienti di lavoro, cantine, pollai e magazzini.
Ancora oggi è possibile riconoscere la Piazza del Governo, il Palazzo governativo con lo stemma episcopale sul portone d’ingresso, gli appartamenti, compresa la sala per il ballo, la curia per il notaio e l’archivio.
Nel rione Mandria appare massiccio e turrito il palazzo Giudiziario e vicino la sede del Bargello (il Maresciallo di oggi), e degli Sbirri, le carceri maschili e femminili e nei pressi il forno del pan venale.
Nel rione Piazzetta sono visibili gli antichi magazzini del Monte frumentario, hostaria entro le mura, macello, vendita di pan venale (pane prezzato).
Il castello popolare ha una doppia porta d’ingresso, con in mezzo la Dogana. La seconda porta è in pietra squadrata con la data 1668, l’effige dei santi protettori e la scritta Comunità di Longone.
Le chiese di San Cosimo, del Conventino e l’antica sacrestia della basilica di San Salvatore conservavano opere di Vincenzo Manenti, fuggitivo da Orvinio (1630).
Nell’abside della chiesa parrocchiale del paese appare un dipinto (del 1554) rappresentante la Sibilla Cumana simile a quello della Cappella Sistina.
Nel giugno del 2018, ricorrenza del centenario della Vittoria della Grande Guerra, è stato inaugurato il monumento all’eroe longonese Attilio Verdirosi opera dello scultore Luca Rampazzi.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2013 la popolazione straniera è di 50 persone[7], la nazionalità più rappresentata è quella rumena, con 24 cittadini residenti.
Infrastrutture e trasporti
Mobilità urbana
Longone Sabino è collegata a Rieti tramite il servizio di Autobus Cotral.