Louisa Jordan nacque al 279 di Gairbraid Street (ora Maryhill Road) nella zona di Maryhill a Glasgow, in Scozia, nel luglio 1878.[1][3] I suoi genitori, entrambi irlandesi, erano Henry Jordan, un miscelatore di biacca e vernice, ed Helen (o Ellen) Jordan, e tra i suoi 10 fratelli (di cui 3 morirono durante l'infanzia) c'erano Helen (o Ellen), David, Elizabeth e Thomas.[4][5] La famiglia viveva al 30 di Kelvinside Avenue (ora Queen Margaret Drive a North Kelvin).[1][4]
Nel 1901 fu impiegata in una fabbrica di mantelli.[1] Iniziò la sua carriera infermieristica a Quarrier's Homes, un sanatorio di Bridge of Weir, prima di trasferirsi allo Shotts Fever Hospital. Trascorse 5 anni presso il 1st Poor Law Crumpsall Hospital di Manchester, dove diventò suora responsabile di uno dei reparti ed acquisì una vasta esperienza infermieristica generale, prima di tornare in Scozia, inizialmente a Edimburgo e poi lavorando a Strathaven, come infermiera al Queen Victoria Jubilee. Da Strathaven fu trasferita a Buckhaven, Fife, dove era infermiera di distretto.[6][7][8]
Si unì alla prima unità serba sotto il comando di Eleanor Soltau. Partirono da Southampton a metà dicembre. All'arrivo a Salonicco, in Grecia, l'unità fu schierata a Kragujevac. Inizialmente curava i soldati feriti in guerra allo Scottish Women's Hospital.[1][9]
Durante l'epidemia di tifo serba all'inizio del 1915, fu incaricata del nuovo reparto contro il tifo.[1][9] La Jordan si era offerta volontaria per curare Elizabeth Ross, che stava morendo di tifo, e la stessa Jordan morì di malattia nel marzo 1915.[7][10] Si dice che anche un'infermiera di Edimburgo, Margaret Neill Fraser, sia morta di tifo nello stesso periodo, mentre curava i malati in Serbia.[11]
La Jordan fu sepolta nel Cimitero Militare del Commonwealth di Niš, dove viene ricordata ogni anno in Serbia insieme ad altre infermiere che prestarono servizio durante l'epidemia di tifo e febbre ricorrente del 1915. Sulla sua tomba (D. 5), senza emblema religioso, è incisa la scritta UN AMORE PIÙ GRANDE NON HA NESSUN UOMO.[12] In Scozia è commemorata al Buckhaven War Memorial e alla chiesa parrocchiale di Kelvinbridge a Glasgow.[10][13] Il suo nome è anche incluso in un pannello commemorativo alla Cattedrale di York.[14]
La segretaria della salute scozzese Jeane Freeman ha dichiarato che "Lei è una persona che forse è stata forse meglio ricordata in Serbia che in Scozia. Questo ospedale è un tributo appropriato al suo servizio e al suo coraggio".[9]
Note
^abcdef(EN) Jordan, su scotlandswar.co.uk. URL consultato il 1º aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2020).
^abScottish Nurses' Death in Servia, in Aberdeen Daily Journal, n. 18777, 12 marzo 1915, p. 6. URL consultato il 7 aprile 2020. Ospitato su British Newspaper Archive.
^Biographical Notes, in Scotsman, 12 marzo 1915, p. 7.