Ravennate di nascita, forlivese di formazione, una casa a Firenze, fu azionista e staffetta durante la Resistenza[1].
Negli anni sessanta fu docente all'Università Statale di Milano, poi insegnò Geografia politica ed economica all'Alma Mater di Bologna (dove fu anche presidente di corso di laurea e direttore di dipartimento), lasciando un contributo fondamentale negli studi geografici non solo italiani.
Primo presidente dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) nel periodo 1975-1976, Gambi è stato fra i protagonisti del dibattito culturale e politico che, a partire dagli anni sessanta, ha attraversato le università italiane e ha accompagnato l'attuazione delle Regioni. Fu l'autore della voce Romagna per l'«Appendice 1938-48» dell'Enciclopedia Treccani (che uscì nel 1950).
Per i suoi lavori, improntati a una trasversalità di visione, a una pluralità di approcci e a un'apertura di percorsi conoscitivi originali, è considerato uno dei maggiori innovatori del XX secolo in ambito geografico[2].