Magnesia si trova nella antica Ionia presso il fiume Leteo[1] a 22 km da Mileto, adagiata su una fertile pianura ed era una grande produttrice di pane.[2]
Nella città sorgeva un tempio di Dindyme, la madre degli dèi. Ma la città fu poi trasferita e sul nuovo sito fu costruito il Tempio di Artemide Leucofriene,[3] progettato da Ermogene.[4]
Vicino alla città c'era un posto chiamato Aule (latino: Aulae) con una grotta sacra ad Apollo contenente un'immagine molto antica. Gli uomini sacri al dio si gettavano da ripide scogliere e sradicavano alberi molto alti che trascinavano giù per i sentieri più stretti.[5]
Fu in questa città che fu scoperta una pietra misteriosa con il potere di attrarre il ferro: la magnetite.[senza fonte]
Sito archeologico
I primi scavi archeologici furono eseguiti nel 1891-1893 da una squadra di archeologi tedeschi guidata da Carl Humann, lo scopritore dell'Altare di Pergamo. In 21 mesi furono portati alla luce il teatro, il tempio di Artemide, l'agorà, il tempio di Zeus e il pritaneo.
Gli scavi furono ripresi nel 1984 da Orhan Bingöl, dell'Università di Ankara e del Ministero della Cultura turca.
I reperti rinvenuti sono oggi esposti ad Istanbul e ad Aydın, a Berlino e a Parigi. Copie del pronao (portico) del tempio di Zeus e uno spazio del tempio di Artemide si possono visitare al Pergamonmuseum di Berlino.
Carl Humann: Magnesia am Maeander. Bericht über die Ergebnisse der Ausgrabungen der Jahre 1891–1893. Berlin: Reimer, 1904
Volker Kästner: Der Tempel des Zeus Sosipolis von Magnesia am Mäander, in: Brigitte Knittlmayer and Wolf-Dieter Heilmeyer: Die Antikensammlung, Mainz: Philipp von Zabern, 1998, p. 230-231
Johannes Althoff: Ein Meister des Verwirklichens. Der Archäologe Theodor Wiegand, in: Peter Behrens, Theodor Wiegand und die Villa in Dahlem. Klaus Rheidt and Barbara A. Lutz (ed.), Mainz: Philipp von Zabern, 2004, p. 151