Nacque a Budapest. Va a bottega da Zala, scultore prediletto dall'imperatore Francesco Giuseppe. Nel 1919, si trasferisce a Vienna dove sfonda come cartellonista, ma lo considera un mestiere di ripiego. Nel 1925 si butta alle spalle il successo, lascia la capitale austriaca e approda a Parigi per dedicarsi alla litografia: illustrazioni per edizioni numerate di Colette, di Zola, soprattutto di Pierre Louys e collaborazioni per le riviste della moda. Inizia così una carriera segnata dal successo, anche di vendite, e che lo porta a vincere l'Oscar per il film Moulin Rouge con José Ferrer e Zsa Zsa Gábor.
Pittore, incisore, illustratore, set e costume-designer è stato lo storico autore di Vogue negli anni trenta e quaranta. Ha disegnato il mondo della moda e degli atelier prima di affermarsi come artista, ma anche come scenografo e costumista. Nel 1940, aveva disegnato i costumi per Il ladro di Bagdad insieme a Oliver Messel. Gli ultimi anni si dedica interamente alla pittura, ritorna a Parigi, prima di stabilirsi definitivamente a New York, dove morirà. Le sue opere sono nei musei di tutto il mondo.
(FR) Michel Vokaer, Bibliographie de Marcel Vertes préface de Claude Roger-Marx, avec quatre dessins inédits de Vertès, Emile Relecom, Bruxelles, 1967.
(FR) Amandes Vertes, Textes et dessins de Vertes, Paris, Editions de la revue Adam, 1952.