Nato a Vertova, nell'alta provincia di Bergamo, secondo dei sei figli di Vincenzo Morettini e Bambina Cagnoni,[1] nel 1935 si trasferì con la famiglia a Caravaggio. Finita la scuola dell'obbligo, svolse saltuari lavori presso artigiani locali. Giovanni Possenti, uno sportivo caravaggino, gli trasmise la passione per il ciclismo e gli procurò la prima bicicletta da corsa.[1] Ottenne le prime vittorie partecipando ad alcune corse libere tra ragazzi.
Il 1954 lo vide passare al professionismo con la maglia della Frejus e cominciare a gareggiare contro velocisti come Antonio Maspes, Enzo Sacchi e Mario Ghella. Tra i pro vestirà anche le maglie di Bianchi, Carpano, Lygie, Fides e Ignis, ma senza eguagliare i risultati ottenuti da dilettante.[1] Ai campionati nazionali per professionisti non andò oltre l'argento nella velocità nel 1956, battuto da Maspes, mentre a livello internazionale colse tre secondi posti (1957, 1959 e 1961) nel Grand Prix de Paris di velocità. Il 29 agosto 1955 a Milano fece anche segnare il record del mondo dei professionisti sui 500 metri lanciati (28"80), primato che verrà superato solo nel 1982 da Robert Dill-Bundi.[2]
Nel 1962 abbandonò definitivamente il ciclismo agonistico dopo quindici anni di attività.
Dopo il ritiro
Nel 1956 sposò Paola Leoni, dalla quale avrà due figli.[1] Dopo il ritiro iniziò l'attività di ristoratore: stabilitosi a Spino d'Adda, nel 1966 aprì infatti, in un'ala del castello Zineroni Casati, il ristorante "Paredes" che nei decenni seguenti condusse insieme alla moglie.[1]