In passato era comune (codice 22867), ma è stato soppresso dal governo fascista, per la realizzazione del progetto de "La grande Trento".[5]
La parte più antica del paese appare suddivisa in due nuclei distinti: quello più a valle, raccolto nei pressi della chiesa e lungo l'antica via di collegamento Trento-Rovereto, e quello più a monte, che si concentra a sud del medievale Castello della Torre Franca.
Nel sobborgo si trova un importante centro universitario interdipartimentale in cui trova spazio il nuovo centro di biologia integrata: il Centre for Integrative Biology (Cibio);[6] in cui discipline scientifiche diverse, come l'informatica, la chimica, la matematica e l'ingegneria vengono utilizzate come strumenti di indagine di sistemi biologici complessi in supporto alla biologia ed alla biologia molecolare classica.
In un altro dipartimento della stessa struttura è presente un laboratorio di neuroimmagine funzionale della facoltà di scienze cognitive dell'Università degli Studi di Trento[7] dotato di strumentazioni all'avanguardia, tra le quali un macchinario per la risonanza magnetica da 4 tesla.[8]
Per il 2009 sarebbe stata prevista la costruzione di una nuova base militare (comunemente chiamata "cittadella") in una zona di circa 30 ettari di campagna in località San Vincenzo[9] proprio in prossimità dell'aeroporto e della quale circa il 40% del progetto è sottoposto a segreto militare. La struttura avrebbe dovuto ospitare circa 1.600 soldati di professione, con un costo stimato in 400 milioni di euro interamente a carico della Provincia di Trento, caso unico in Italia. Si sarebbe trattato di uno dei più rilevanti investimenti dell'Esercito, nel quadro di un distretto industriale che vede la presenza di università, centri di ricerca pubblici e privati, e il progetto della TAV Verona-Monaco.[10] Il piano ha provocato le proteste dei residenti e il 10 marzo 2008 c'è stata una manifestazione alla quale hanno partecipato circa 350 persone.[11] Secondo la stampa locale[12][13], dopo un primo ridimensionamento del progetto ufficializzato nel 2012[14], l'anno seguente è arrivata la rinuncia definitiva al progetto da parte del Comune, che ha concesso ai proprietari la possibilità di riacquistare i rispettivi terreni agricoli.[15]
Nei pressi del paese si trova il Complesso fortificato di Mattarello, una struttura austro-ungarica formata da tre fortificazioni: bassa, medio (in località Doss Ròcol) e alta (in località Zampetta) che serviva per la difesa di Trento durante la Grande Guerra che devenuta area da parco per la località.
Negli ultimi anni Mattarello ha visto un enorme sviluppo urbanistico e quasi ovunque sono state costruite case che hanno modificato profondamente il territorio.
La principale squadra di calcio è l'U.S. Mattarello Calcio A.S.D. che milita nel girone B trentino di 1ª Categoria.
Pallavolo
A Mattarello è presente la società Torrefranca, che nella stagione 2017-2018 partecipa al campionato regionale di serie C.
Associazioni
Nel paese sono presenti numerose associazioni che si occupano di diversi aspetti, sia interni al paese e quindi alla comunità, sia per il territorio nazionale, sia, in alcuni casi, internazionali.
^Decanato di Mattarello, su arcidiocesi.trento.it, Arcidiocesi di Trento. URL consultato il 21 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2007).
^Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.