Michail Ivanovič Rodionov (in russo Михаил Иванович Родионов?; Ratunino, 8 novembre 1907, 25 ottobre del calendario giuliano – Leningrado, 1º ottobre 1950) è stato un politico sovietico.
Biografia
Nato nel Governatorato di Nižnij Novgorod, terminò nel 1927 l'Istituto pedagogico di Lyskovo. Fu membro del Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico) dal 1929 e ricoprì vari ruoli partitici e amministrativi fino a diventare tra il 1939 e il 1940 Presidente del Comitato esecutivo del Soviet regionale dell'Oblast' di Gor'kij e dal 1940 al 1946 del Comitato regionale del partito nella stessa oblast'. Tra il 1946 e il 1949 fu membro dell'Orgburo e Presidente del Consiglio dei ministri della RSFS Russa. Fu arrestato nell'agosto 1949 e giustiziato un anno più tardi[1] nell'ambito del cosiddetto "affare di Leningrado".[2] Nel 1954, dopo la morte di Stalin, fu riabilitato con decreto del Presidium del Comitato centrale del PCUS.[3][4]
Onorificenze
Note
Bibliografia
- (RU) A. B. Bezborodov, N. V. Eliseeva (a cura di), Istoria Kommunističeskoj partii Sovetskogo Sojuza, Mosca, Političeskaja ėnciklopedija, 2014, pp. 671, ISBN 978-5-8243-1824-1.
- Giuseppe Boffa, Storia dell'Unione Sovietica 1945-1964, vol. 4, L'Unità, 1990 [Storia dell'Unione Sovietica, vol. 2, Mondadori, 1979].
- (RU) Postanovlenie prezidiuma CK KPSS o «Leningradskom dele», 3 maggio 1954, N. 63, p. 53. URL consultato il 1º aprile 2018.
- (RU) Rodionov Michail Ivanovič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2018).