Ha studiato il pianoforte a livello professionale, prima di laurearsi in lettere all'università di Neuchâtel e divenire insegnante di tedesco. Ha tradotto in francese Kafka, Rilke, Mariella Mehr, Erika Burkart ed è stata critico letterario. Dapprima poetessa (dal lirismo focoso e dai temi costantemente femministi), si è poi dedicata in special modo alla narrativa, a partire da Stéphanie (1970). Il suo romanzo di maggiore successo, La femme séparée, si è visto attribuire il Premio Schiller (1983).
Opere
L'Étain la source, poèmes, Vevey, L'Aire, 1970;
Pénélope, poème, Vevey, L'Aire, 1971;
La Ballade des faméliques baladins de la Grande Tanière, poèmes, Neuchâtel, Cahiers du Bateleur, 1974;