Con i suoi 28 km di estensione, la linea è stata iscritta al Guinness dei primati come la più lunga monorotaia del mondo, ma la sua lunghezza è stata superata dalla linea 3 della metropolitana di Chongqing, in Cina, una monorotaia lunga 39,1 km completata il 30 dicembre 2011.
L'area metropolitana di Osaka ha da sempre una struttura urbanistica convergente verso il centro della città, e la disposizione delle linee ferroviarie e metropolitane è pertanto influenzata da questa centralità della città, con diverse linee radiali che si collegano alla periferia. Negli anni sessanta si iniziò a sentire l'esigenza di migliorare i collegamenti tangenziali anche delle città periferiche per migliorare anche le condizioni di traffico, e per questo nacque l'idea di realizzare un sistema di trasporto pubblico di massa esterno al centro di Osaka.[1]
Uno dei catalizzatori alla realizzazione della nuova linea fu l'Expo 1970, per il quale furono realizzati nuovi collegamenti per portare i viaggiatori alla sede dell'esposizione. Il progetto iniziale vedeva una linea di 26,1 km di lunghezza che collegasse la linea Hankyū Senri a nord con la linea principale Kansai a sud, con estensioni future nelle città di Sakai e Nishinomiya.
Sin dall'inizio la monorotaia era prevista a collegare l'Aeroporto Internazionale di Osaka con la città di Sakai percorrendo un tracciato in comune con il raccordo anulare di Osaka. Come da progetto, entro il 2005 è stata completata la prima fase fino alla stazione di Kadoma-shi[2]. Si prevede di continuare l'estensione fino a Sakai, offrendo anche l'interscambio con le ferrovie Kintetsu entro il 2050[3].
Inoltre, sulla linea Saito, a mano a mano che lo sviluppo delle nuove edificazioni avanzerà, si prevede di aggiungere due nuove stazioni.