I Monti Alburni sono un massiccio montuoso carsico dell'Appennino lucano (o, secondo altre fonti, dell'Appennino campano)[1], posto tra la valle del Sele e la piana di Paestum a nord, il gruppo montuoso Eremita - Marzano a nord-est, la valle del Tanagro e il Vallo di Diano a est, la valle del Calore e la valle del Fasanella a ovest, i monti del Cilento a sud. Sono caratterizzati da una morfologia ricca di doline, grotte, cavità e inghiottitoi, notevole soprattutto dal lato occidentale (ad es. dalla piana del Sele).
Geologia
La natura carsica del complesso ha favorito la formazione di un gran numero di grotte e cavità (circa 2000) tra le quali sono famose quelle di Castelcivita, le più estese del sud Italia, e di Auletta-Pertosa ("grotte dell'Angelo"), costellata di stalattiti e che contiene un lago sotterraneo di acqua plumbea e gelida.
Monte Panormo
Il nome della catena è dato dal "Monte Alburno" che segna il confine tra i Comuni di Ottati, Sicignano e Petina, la cui vetta raggiunge i 1742 m s.l.m.. Noto anche come Monte Panormo per le ampie vedute panoramiche, è stato menzionato da Virgilio nelle sue Georgiche (III, 146).
Dalla gente del luogo i suoi monti venivano creduti Titani provenienti dall'antistante Mar Tirreno per sfuggire all'ira di Nettuno.[senza fonte] Nel territorio cilentano il Panormo è il terzo monte per altezza, preceduto dal Monte Cervati (1.899 m) e dalla Cima di Mercori (1.788 m).
Il monte appare spesso innevato da inizio dicembre a metà aprile.
Parco nazionale
Alburni e valle del
Tanagro visti da
Caggiano. La cima più alta è il
Monte Panormo
Ricco di sentieri e mulattiere, la catena degli Alburni costituisce oggi il cuore del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Al centro di essi, su una strada che congiunge Sant'Angelo a Fasanella a Petina e Polla si trova un rifugio, il Casone d'Aresta (1.169 m), e poco lontano la scultura rupestre dell'Antece.
Dati altimetrici
Amministrazione
- Comuni in parte compresi negli Alburni
Note
- ^ Monti Alburni, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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