L'obelo (AFI: /ˈɔbelo/), indicato col segno÷, è un simbolo costituito da una breve linea orizzontale con un punto sopra e sotto. È usato prevalentemente per rappresentare l'operazione di divisione, soprattutto nella lingua inglese. In Italia è talvolta impiegato per indicare un intervallo[1], per esempio "3 ÷ 7" significa "da 3 a 7".[2]
Nel Medioevo il simbolo fu rappresentato con una lineetta orizzontale e un punto sopra di essa.
Il nome obelo è talvolta utilizzato per indicare l'obelisco (†).[1]
Obelismo
Da un punto di vista paleografico, l'obelo è anche quel simbolo, in forma di lineetta orizzontale (in greco antico: ὀβελός?, obelós, "spiedo"), che i grammatici alessandrini, nell'edizione critica di un testo, utilizzavano nei marginalia per indicare l'atetesi di quei passi che si consideravano spuri. Un esempio ne è l'uso di Aristarco nei confronti dei manoscritti di Omero ritenuti falsi o corrotti.
Tale pratica fa parte delle tecniche di obelismo, ossia la pratica di annotare manoscritti con segni indicati a margine. Infatti nella redazione di manoscritti, oltre agli obeli, gli editori greci utilizzavano altri simboli
Varianti degli obeli utilizzati nell'analisi critica di un testo spurio
La diple era usata per i versi di dubbio significato.
Nei computer
È il carattere ASCII numero 247, e su Windows si può scrivere con la combinazione da tastiera "Alt+246" (Alt sinistro e numeri del tastierino numerico).
^ Pierangelo Andreini (a cura di), Manuale dell'ingegnere meccanico, Milano, Hoepli, 2002, ISBN88-203-3380-5. In questo testo l'autore utilizza sia l'obelo che la lineetta per indicare delle gamme di valori.