Possono essere utilizzati come condimento "a crudo", per friggere o per conservare alimenti (cibi sott'olio).
Origine
Gli oli destinati ad uso alimentare sono in genere oli vegetali e più raramente oli animali.
Gli oli vegetali derivano generalmente dalla spremitura di semi oleosi (ad esempio di girasole, arachide, ecc.) o anche da frutti (ad esempio olio di oliva, olio di palma...). Nella etichettatura alimentare la dicitura "olio alimentare" o "olio vegetale" non dà pertanto nessuna garanzia sulla composizione ed origine dell'olio stesso. Con l'entrata in vigore del regolamento europeo del 24 ottobre 2011[1], negli alimenti non è più sufficiente l'indicazione generica di «olio vegetale» ma è obbligatorio indicare la specie vegetale da cui deriva (es: olio vegetale di palma).
L’espressione «totalmente o parzialmente idrogenato», a seconda dei casi, deve accompagnare l’indicazione di un grasso idrogenato.[1]
Un olio alimentare può anche avere origine non biologica, come nel caso dell'olio esterificato, che veniva prodotto in Germania durante la seconda guerra mondiale a causa della carenza di grassi di origine animale e vegetale. La produzione di tale olio è vietata in Italia dal 1960 (legge n. 1407).