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Olivier Rousteing

Olivier Rousteing

Olivier Rousteing (Bordeaux, 13 settembre 1985) è uno stilista francese.

Dal 2011 è Direttore Creativo della casa di moda francese Balmain.[1][2]

«La moda è rivoluzione, non evoluzione»

Biografia

Rousteing è stato adottato dai suoi genitori all'età di un anno[3]. La madre di Rousteing è un'ottica, mentre suo padre è un gestore di porti marittimi. È cresciuto a Bordeaux, dopo il liceo ha studiato per un mese giurisprudenza, prima di abbandonarla per trasferirsi a Parigi e studiare all'ESMOD (Ecole Supérieure des Arts et Techniques de la Mode). Rousteing parla francese, inglese, tedesco, italiano.[4]

Carriera

Nel 2003, Rousteing si è laureato e ha iniziato la sua carriera come stagista presso Roberto Cavalli, diventando prima assistente e poi direttore creativo della collezione femminile,[5] prestando servizio nella casa di moda italiana per cinque anni[3].

Balmain

Rousteing è entrato in Balmain nel 2009. Durante i suoi primi anni a Balmain ha lavorato a stretto contatto con Christophe Decarnin, allora Direttore Creativo della casa di moda francese. Rousteing si è fatto strada fino a capo del team di progettazione femminile[3].

Il 26 aprile 2011, a 25 anni, Olivier Rousteing ha sostituito Christophe Decarnin come Direttore Creativo di Balmain[2]. Mentre gli piaceva l'estetica di Decarnin, voleva orientare l'etichetta verso gli aspetti più raffinati della moda francese. Al momento della sua nomina, Rousteing era un designer relativamente sconosciuto e ha apportato una nuova e necessaria visione dell'estetica del marchio che rimane fino ai giorni nostri. Gli è stato attribuito il merito di aggiungere un'influenza asiatica all'abbigliamento, in quanto l'Asia comprende gran parte degli acquirenti del marchio[6].

Rousteing afferma che la sua età, l'anonimato iniziale, e in particolare l'etnia, hanno portato a brontolii nell'establishment della moda. «La gente era tipo, 'Oh mio Dio, è una minoranza che sta rilevando una casa francese!», ha detto Rousteing alla rivista Out nel 2015[7].

Dal suo arrivo, l'abbigliamento maschile rappresenta ora il 40% delle entrate di Balmain.[8] Sebbene la società non abbia rilasciato dati, è stato stimato che le entrate di Balmain siano aumentate del 15-20% tra il 2012 e il 2015[3]. Rousteing ha aperto il primo negozio Balmain a Londra[9] e il primo monomarca americano a SoHo (New York).[10]

Con l'aiuto di amici celebrità come Kim Kardashian, Kelly Rowland, Jennifer Lopez, Rihanna, Björk, Beyoncé, Justin Bieber, Nicki Minaj, Chris Brown e varie modelle, comprese quelle di Victoria's Secret, Rousteing ha aiutato Balmain a diventare la prima etichetta francese a superare l'altopiano dei milioni di follower su Instagram.[11][12]

Rousteing ha disegnato i costumi per l'opera Renaissance (balletto di 27 minuti con 22 ballerini), coreografato da Sébastien Bertaud e inaugurato all'Opéra de Paris il 13 giugno 2017.[13]

Documentario Wonder Boy

Il 28 settembre 2019, il giorno dopo la sfilata di Balmain, è stato presentato a Parigi il documentario Wonder Boy (Ragazzo Prodigio). Il film è diretto da Anissa Bonnefont e racconta le vicende personali e intime di Olivier Rousteing, alla ricerca dei propri genitori biologici.[14]

Vita privata

Rousteing è stato adottato ed è apertamente gay.[15] Sebbene in precedenza avesse creduto di essere di etnia mista[16], nel 2019 ha scoperto che sua madre biologica è di origine somala (e viveva a Gibuti prima di arrivare in Francia) e suo padre biologico etiope[17]. Rousteing ha dichiarato di non sentirsi né bianco né nero, ma semplicemente umano[3].

Filmografia

Documentario

Reality show

  • Keeping Up with the Kardashians

Note

  1. ^ Profilo Instagram di OLIVIER R. (@olivier_rousteing) • 6,635 foto e video, su instagram.com. URL consultato il 17 maggio 2020.
  2. ^ a b Olivier Rousteing, su Balmain. URL consultato il 5 aprile 2020.
  3. ^ a b c d e (EN) Olivier Rousteing: A Self(ie)-Made Man, su out.com, 2 aprile 2015. URL consultato il 5 aprile 2020.
  4. ^ Paola Pollo, Olivier Rousteing, stilista di Balmain: il docufilm sulla sua vita di bambino adottato punta a cambiare la legge, su Corriere della Sera, 29 febbraio 2020. URL consultato il 17 maggio 2020.
  5. ^ Di Elisa Rossi, Olivier Rousteing è lo stilista più amato di Instagram, su Esquire, 29 giugno 2018. URL consultato il 17 maggio 2020.
  6. ^ (EN) Brouard Clara, Named artistic director in 2011, Olivier Rousteing has changed the communication of the brand by…, su Medium, 14 gennaio 2019. URL consultato il 17 maggio 2020.
  7. ^ (EN) Olivier Rousteing: A Self(ie)-Made Man, su out.com, 2 aprile 2015. URL consultato il 17 maggio 2020.
  8. ^ (EN) Matthew Schneier, Olivier Rousteing Puts Balmain Men’s Wear on the Runway, in The New York Times, 29 giugno 2015. URL consultato il 17 maggio 2020.
  9. ^ FashionNetwork com IT, Balmain apre la prima boutique a Londra, su FashionNetwork.com. URL consultato il 17 maggio 2020.
  10. ^ Balmain apre il primo monomarca americano a SoHo, su Luuk Magazine, 11 aprile 2016. URL consultato il 17 maggio 2020.
  11. ^ (EN) Alyssa Vingan Klein, Balmain's Olivier Rousteing Opens Up About Industry Racism and Instagram in 'Out', su Fashionista. URL consultato il 17 maggio 2020.
  12. ^ BALMAIN (@balmain) • Foto e video di Instagram, su instagram.com. URL consultato il 17 maggio 2020.
  13. ^ Un primo sguardo in esclusiva ai costumi creati dal direttore creativo di Balmain, Olivier Rousteing, per il Balletto dell’Opéra di Parigi, su Vogue Italia. URL consultato il 17 maggio 2020.
  14. ^ MF Milano Finanza, Wonder boy, il lato inedito di Olivier Rousteing in scena a Parigi - MilanoFinanza.it, su MF Milano Finanza, 26 settembre 2019. URL consultato il 17 maggio 2020.
  15. ^ (EN) Amy de Klerk, Balmain's Olivier Rousteing on the upcoming documentary about his life, su Harper's BAZAAR, 7 giugno 2018. URL consultato il 17 maggio 2020.
  16. ^ (EN) Vanessa Friedman, The Truth About Olivier Rousteing, in The New York Times, 24 settembre 2019. URL consultato il 17 maggio 2020.
  17. ^ Di Alice Augustin, Il film che racconta la storia di Olivier Rousteing è un filo d'Arianna intimo a tratti sconvolgente, su ELLE, 21 gennaio 2020. URL consultato il 17 maggio 2020.

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