Il franceseMaurice Martenot, tecnico radiotelegrafista e violoncellista, iniziò a lavorare alla produzione di uno strumento musicaleelettronico nel 1923, dopo l'incontro con il russoLeon Theremin, inventore del fortunato eterofono (in seguito conosciuto come theremin). L'idea di Martenot era quella di realizzare un sintetizzatore elettronico che sfruttasse la tecnologia ideata da Theremin, ma che risultasse familiare ai musicisti abituati ai soli strumenti acustici. Nei primi modelli del dispositivo, la frequenza del suono era regolata muovendo un anello lungo un cavo metallico, sotto il quale c'era una finta tastiera, usata come scala di riferimento, per capire dove spostare l'anello per ottenere una certa nota; nei modelli più recenti, la tastiera era funzionante. Può essere considerato un antenato delle tastiere moderne in quanto si basa sullo sfruttamento delle differenze di frequenza emesse da due generatori sonori (oscillatori). Ha un'estensione di sei ottave, e può produrre intervalli inferiori al semitono, glissati e diversi timbri.
Oltre alle suddette variazioni timbriche proprie dello strumento, il musicista può anche scegliere, tramite appositi tasti, quale cassa acustica attivare per riprodurre la voce dell'onde Martenot. Le casse principali previste sono quattro, etichettate da D1 a D4, ciascuna con la sua peculiarità acustica:
D1 Principale
la cassa tradizionale: ci restituisce la voce delle onde Martenot tale e quale.
D2 Risonanza
Una cassa che, tramite molle metalliche, produce l'effetto di un riverbero meccanico del suono.
D3 Metallico
Il cono della cassa acustica è costituito da un gong metallico in grado di emettere un'aura sonora particolarmente ricca di armonici.
D4 Palma
Una cassa dalle sembianze di una lira che usa le corde per produrre una risonanza simpatica.
Ondisti
Alcuni tra i maggiori musicisti e compositori di/per onde Martenot sono: