In un primo tempo la sede dell'ordine fu l'abbazia di Mont-Saint-Michel poi, sotto Enrico II, fu trasferita alla Sainte Chapelle del castello di Vincennes e infine, sotto Luigi XIV, ai Cordeliers di Parigi. Questo permetteva al re di crearsi una rete di fedeltà che non erano più direttamente legate alle fedeltà feudali.
I cavalieri portavano un collare d'oro formato di piccole conchiglie unite da un doppio cordone e al quale era appesa una medaglia con l'immagine dell'Arcangelo san Michele che calpesta il drago. L'Arcangelo era considerato il protettore di Francia per aver accordato la sua protezione al regno contro gli inglesi durante la guerra dei Cent'Anni.
Dal 1560, nel contesto turbato delle guerre di religione il limite di trentasei membri venne abbandonato e l'ordine integrò numerosi cortigiani a volte non combattenti e perse così prestigio.
Alla fondazione dell'Ordine dello Spirito Santo nel 1578 da parte di Enrico III, gli statuti prescrivevano che i suoi cento cavalieri dovevano innanzitutto essere membri dell'Ordre de Saint-Michel facendolo così retrocedere al secondo posto.
A partire dal regno di Luigi XIV, l'ordine venne conferito in modo particolare a scrittori, artisti e magistrati. Il collare veniva portato raramente e lo si sostituì con un nastro nero che diede all'ordine il soprannome di cordon noir e al quale era appesa una croce d'oro biforcata e pomata, accantonata da quattro gigli d'oro e caricata di uno scudo ovale con l'effigie di San Michele. La divisa dell'ordine era Immensi Tremor Oceani.
Francesco Guasco di Bisio, Famiglie Ghilini, Lanzavecchia, Gavigliani, Straneo, in Tavole genealogiche di famiglie nobili alessandrine e monferrine dal secolo IX al XX, vol. 6, opera postuma riveduta e pubblicata dal figlio Emilio, Casale, Tipografia Cooperativa Bellatore, Bosco & C., 1930.
(FR) AA.VV., Etat présent de la maison de Bourbon [Lo stato attuale della casa di Borbone], 4ª ed., Parigi, Le Léopard d'Or, 1991, ISBN978-2863770467.
Carlo Godi, Bandello: Narratori e dedicatari della seconda parte delle, Roma, Bulzoni Editore, 2001.
Bonita Cleri (a cura di), I Della Rovere nell'Italia delle Corti: Storia del Ducato, Gian Carlo Bojani (collaboratore), Urbino, Edizioni QuattroVenti, 2002, ISBN9788839206145.