Share to: share facebook share twitter share wa share telegram print page

Ostarbeiter

Il distintivo Ostarbeiter su un vestito

Ostarbeiter (in tedesco "lavoratori dell'est") era un termine utilizzato durante la Germania nazista per indicare quei lavoratori provenienti dai territori occupati dell'Europa centro-orientale costretti ai lavori forzati durante la seconda guerra mondiale.

Donna con il distintivo Ostarbeiter in una fabbrica della IG-Farbenwerke ad Auschwitz

Agli Ostarbeiter venivano date scarse razioni di cibo ed erano costretti a vivere in campi sorvegliati. Molti morirono per fame, sovraccarico di lavoro, durante i bombardamenti (a loro veniva negato l'accesso ai rifugi antiaerei), abusi ed esecuzioni da parte dei sorveglianti tedeschi. Agli Ostarbeiter venivano spesso negati i salari, ma quando venivano pagati, ricevevano il denaro in una valuta particolare spendibile per comprare solo determinati beni all'interno dei campi in cui vivevano.

Dopo la fine della guerra, vennero liberati 2,5 milioni di Ostarbeiter[1] successivamente rimpatriati in Unione Sovietica, dove subirono discriminazioni e deportazioni nei gulag per essere "rieducati". Le autorità americane vietarono i rimpatri degli Ostarbeiter nell'ottobre del 1945 e alcuni di essi migrarono negli Stati Uniti. Nel 2000, il governo tedesco e migliaia di aziende tedesche risarcirono le vittime Ostarbeiter del regime nazista pagando in una sola volta 5 miliardi .

Terminologia

Distintivo di Ostarbeiter.

I registri ufficiali tedeschi contavano per l'estate del 1944 circa 7,6 milioni di operai stranieri e prigionieri di guerra presenti sul territorio del "Grande Reich germanico", dove vennero costretti a lavorare.[2] Rappresentavano un quarto dei lavoratori registrati dal regime nazista.[2]

Venne creato un sistema di classi tra gli Fremdarbeiter (lavoratori stranieri) portati in Germania per lavorare per il Terzo Reich. Il sistema multi livello si basava su gerarchie per nazionalità. I Gastarbeitnehmer erano i lavoratori provenienti da nazioni dell'Asse, Germanici, Scandinavi, Rumeni, Finlandesi, Ungheresi e Italiani. Negli Zwangsarbeiter, o lavoratori forzati, rientravano i Militärinternierte (internati militari), prigionieri di guerra, Zivilarbeiter (lavoratori civili); e soprattutto prigionieri polacchi provenienti dal Governatorato generale. Ricevevano bassi stipendi e scarse razioni di cibo e dovevano lavorare per più ore rispetto ai Gastarbeitnehmer, non potevano entrare in luoghi pubblici (per esempio ristoranti e chiese) o usufruire dei mezzi di trasporto dello stato, non potevano possedere determinati strumenti e ad alcuni veniva imposto di attaccare un segno - la P di Polacco - sui propri vestiti. Gli Ostarbeiter erano invece i lavoratori dell'Est provenienti principalmente dal Reichskommissariat Ukraine. Portavano un distintivo con su scritto "OST" (Est, simile a quello dei Polacchi provenienti da Kresy) ed erano soggetti a condizioni ben più gravi rispetto ai lavoratori civili. Erano infatti costretti a vivere in speciali campi recintati con filo spinato e sotto sorveglianza, ed erano particolarmente esposti all'arbitrarietà della Gestapo e delle guardie degli impianti industriali. Alla fine della guerra, 5,5 milioni di Ostarbeiter fecero ritorno nell'URSS.[2]

Storia

Alla fine del 1941, la Germania nazista venne colpita da una grave crisi economica. A causa della massiccia mobilitazione di uomini nell'esercito, lo Stato nazista si ritrovò con un'insufficiente quantità di manodopera a disposizione per le industrie belliche. Per risolvere il problema, Göring decise di prelevare le persone prese in ostaggio durante l'operazione Barbarossa nell'Europa centro-orientale. Questi nuovi lavoratori vennero chiamati Ostarbeiter.[3] Le deportazioni di civili, che erano iniziate con il conflitto, raggiunsero un livello senza precedenti dopo l'operazione Barbarossa nel 1941. Gli Ostarbeiter venivano arrestati nei distretti tedeschi del Reichskommissariat Ukraine, Governatorato Generale, della Galizia, e del Reichskommissariat Ostland che comprendevano i territori della Polonia occupata. Secondo Pavel Polian oltre il 50% degli Ostarbeiter erano cittadini sovietici provenienti dall'Ucraina, mentre le lavoratrici polacche costituivano il 30%.[4] Gli operai orientali erano principalmente Ucraini, Polacchi, Bielorussi, Russi, e Tatari.[5] Il numero di Ostarbeiter era tra i 3 e i 5,5 milioni.[4]

La crisi peggiorava man mano che la guerra sul fronte orientale proseguiva. Nel 1944, la politica si orientò verso rapimenti di massa per cercare di soddisfare i bisogni lavorativi della organizzazione Todt assieme ad altri progetti simili; circa 40 000 e 50 000 bambini polacchi di età compresa tra i 10 e i 14 anni vennero rapiti dalle forze tedesche e portati in Germania per essere trattati come schiavi durante la cosiddetta Heuaktion.[6] La Heuaktion (letteralmente dal tedesco, "raccolta di fieno") era l'acronimo di bambini orfani e senzatetto presi in custodia dalle guardie.[7][8] Una volta arrivati in Germania, i bambini venivano inviati al Reichsarbeitsdienst o nelle fabbriche Junkers. Il motivo secondario di questi rapimenti era quello di spingere gli adulti a registrarsi al posto dei bambini.[9]

Nel 1944 la maggioranza dei lavoratori era molto giovane, con un'età inferiore ai 16 anni. Il 30% era costituito da ragazzini di 12–14 anni, età alla quale venivano presi a forza dalle loro case.[4][7] Il limite di età venne abbassato a 10 nel novembre del 1943.[4] Dato che più della metà degli adolescenti era di sesso femminile, queste erano spesso vittime di stupri.[10]

Reclutamento di volontari

"Andiamo a lavorare nei campi in Germania. Presentatevi subito al vostro Vogt"

Inizialmente, venne iniziata una campagna di reclutamento nel gennaio del 1942 da Fritz Sauckel per incitare i lavoratori a trasferirsi in Germania. "Il 28 gennaio partirà il primo treno speciale per la Germania da Kiev, Zdolbunov e Przemyśl dove verranno offerti pasti caldi", proponeva un annuncio. Il primo treno rimase al completo quando partì da Kiev il 22 gennaio.

La campagna pubblicitaria continuò nei mesi successivi. "La Germania ti sta chiamando! Viaggia verso la bellissima Germania! 100 000 Ucraini stanno già lavorando nella libera Germania. Che cosa aspetti?" scriveva un annuncio pubblicato su un giornale di Kiev del 3 marzo 1942. Tuttavia gli annunci si rivelarono ingannevoli a causa delle denunce da parte dei lavoratori ucraini in Germania e la campagna non riuscì ad attrarre abbastanza volontari. Vennero quindi applicati i reclutamenti e i lavori forzati,[3] sebbene la propaganda continuasse a descriverli come volontari.[11]

Reclutamento forzato

Con l'arrivo delle notizie sulle pessime condizioni degli Ostarbeiter nel Terzo Reich, il numero di volontari calò bruscamente. Di conseguenza, i Tedeschi dovettero ricorrere a rastrellamenti di massa, usando spesso lo stratagemma di colpire nei luoghi più frequentati come ad esempio nelle congregazioni religiose e nelle manifestazioni sportive, con interi gruppi condotti con i fucili puntati su di loro verso le aree dove arrivavano i carri per poi essere deportati in Germania.[12]

Governanti

Una categoria particolare era composta da giovani donne assunte come governanti; Hitler affermò che molte donne avrebbero voluto avere dei bambini, ma alcune non potevano permetterseli per la mancanza di aiuto domestico[13] (questa è stata una delle tante politiche per aumentare il tasso di natalità).[14] Dato che le governanti sarebbero state in contatto con bambini tedeschi e in una situazione tale da poter rischiare di essere abusate sessualmente, era richiesto loro di adeguarsi alla Germanizzazione.[15]

L'assegnazione delle famiglie veniva gestita dalla NS-Frauenschaft.[16] Inizialmente, questo tipo di reclutamento veniva fatto soltanto nei territori annessi della Polonia, ma la mancanza di donne che superavano i controlli spinse ad ampliarlo anche a tutta la Polonia e ai territori occupati in Unione Sovietica.

Condizioni di vita

In Germania, gli Ostarbeiter vivevano in campi gestiti e posseduti da grandi compagnie private, o in speciali campi sorvegliati da un servizio di vigilanza privata noto come Werkschutz[17]. Lavoravano mediamente 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana. Venivano pagati con circa il 30% dello stipendio di un lavoratore tedesco; tuttavia, la maggior parte del denaro veniva speso in cibo e vestiti. Le RSHA Arbeitskreis sostenevano che molti dei lavoratori sovietici erano registrati come "prigionieri civili" e di conseguenza dovevano essere trattati come tali, non pagando alcuno stipendio.[2] Coloro che ricevevano una paga, ricevevano delle speciali banconote da usare per acquistare un determinato numero di beni all'interno del proprio campo. Per legge, venivano date loro razioni di cibo di qualità molto inferiore rispetto a quelle destinate agli altri gruppi di lavoratori forzati.

Essendo etnicamente slavi, venivano classificati dalle autorità come Untermenschen (di razza inferiore), quindi oggetto di violenze, discriminazione e punibili con la morte. Coloro che avevano tentato di fuggire dai campi, venivano impiccati davanti agli altri lavoratori: lasciare il campo senza autorizzazione o tentare la fuga portava infatti alla condanna a morte.[4] I Nazisti vietarono le relazioni sessuali tra Tedeschi e Orientali[18] e il 7 dicembre 1942, Himmler impose che ogni "rapporto sessuale non autorizzato" fosse punibile con la morte.[19] In accordo con queste nuove leggi razziali, tutte le relazioni sessuali, anche quelle che non portavano alla gravidanza, venivano severamente punite come Rassenschande (inquinamento della razza).[20] Durante la guerra, centinaia di orientali vennero condannati per le loro relazioni con donne tedesche[21][22], anche se molti imputati erano –come scrisse Ulrich Herbert– lavoratori francesi e italiani ai quali non era proibito il contatto sociale con loro.[17]

Lo stupro di donne Ostarbeiter era molto diffuso e portò a migliaia di gravidanze.[10] Le vittime iniziarono a partorire così tanti bambini non desiderati che vennero istituiti centinaia di Ostarbeiterkinderpflegestätten (asili per i figli dei lavoratori dell'est) per cercare di liberarsi dei propri bambini.[23]

Molti Ostarbeiter morirono durante i bombardamenti alleati sulle fabbriche dove lavoravano e le autorità tedesche vietarono loro di rifugiarsi nei rifugi antiaerei.

Le autorità naziste cercarono di riprodurre tali condizioni anche nelle fattorie, ordinando ai fattori di integrare i lavoratori nella loro manodopera e separarli dal resto dei contadini, vietando loro ad esempio di mangiare allo stesso tavolo, anche se le direttive vennero difficilmente applicate.[24]

I nativi tedeschi servirono come capi e supervisori all'interno delle fabbriche per lavoratori forzati, senza instaurare alcun tipo di solidarietà con gli stranieri.

Sperimentazioni mediche sugli Ostarbeiter

Come conseguenza dello sfruttamento e degli abusi, gli Ostabeiter soffrirono di traumi psicologici e coloro che venivano ammessi negli ospedali psichiatrici erano spesse vittime di abusi. Il regime nazista sanzionava inoltre l'impiego degli Ostarbeiter negli esperimenti medici.

Il 6 settembre 1944, il ministero dell'interno ha ordinato la creazione di speciali unità per gli Ostarbeiter dentro molti ospedali psichiatrici del Reich. La motivazione data fu quella che "Con il considerevole numero di Ostarbeiter portati a lavorare forzatamente nel Reich Tedesco, anche il numero di ricoveri negli ospedali psichiatrici è aumentato... Per la mancanza di disponibilità e spazio all'interno degli ospedali tedeschi, è da irresponsabili curare queste persone malate, che in un futuro non molto lontano non saranno adatte a lavorare, per un periodo prolungato nelle strutture tedesche." L'esatto numero di Ostarbeiter uccisi nelle strutture psichiatriche non è ancora stato confermato: 189 sono stati ammessi nella unità di Heil und Pflegeanstalt Kaufbeuren, 49 morirono di fame o di iniezioni letali.[25]

Rimpatri

Lavoratrici con indosso il distintivo "OST" (Ostarbeiter) vengono liberate da un campo vicino Lodz.

Al termine della guerra, molti Ostarbeiter furono inizialmente trasferiti in campi dai quali vennero poi portati a Kempten per essere processati e rimpatriati nei paesi d'origine, principalmente in URSS. I Sovietici utilizzarono brigate speciali di Agit per convincere gli Ostarbeiter a ritornare.

Molti Ostarbeiter erano ancora bambini o giovani adolescenti quando vennero prelevati a forza dalle famiglie e desideravano ritornare dai loro genitori. Altri che avevano capito già come sarebbe stata la situazione postbellica o che ne erano preoccupati, preferirono rimanere in Germania, anche se quelli che abitavano nella zona di occupazione sovietica vennero automaticamente trasferiti. Coloro che invece vivevano nelle zone di occupazione francese e inglese vennero costretti a fare ritorno nelle loro terre d'origine a causa degli accordi stipulati durante la conferenza di Jalta.

Nell'ottobre del 1945, il generale Eisenhower bandì l'uso della forza nei rimpatri nella zona di occupazione americana. Di conseguenza, molti Ostarbeiter iniziarono a fuggire nel settore americano. Altri, quando dovettero affrontare il ritorno alla realtà sovietica, decisero di togliersi la vita.[3]

In Unione Sovietica, gli Ostarbeiter vennero trattati come traditori. Molti vennero trasferiti in aree remote dell'Unione e vennero negati loro i diritti di base e la possibilità di usufruire dell'istruzione pubblica.[4] Circa l'80% dei lavoratori russi rimpatriati vennero mandati nei campi di lavoro forzato, alcuni vennero condannati a 15 o 20 anni di "lavoro correttivo" mentre altri vennero mandati a svolgere lavori più pesanti: tutti vennero considerati come "pericolosi per la società"[26] e discriminati per la loro "discutibile lealtà".

Coloro che fecero ritorno a casa, erano distrutti sia sul piano psicologico che fisico.

Nei loro documenti venivano riportati gli anni di deportazione in Germania e di conseguenza venne loro ostacolata la ricerca di un lavoro; durante i periodi di repressione gli Ostarbeiter venivano ostracizzati dalla comunità perché considerati dei collaboratori e sostenitori dei Tedeschi felici di vivere nel Reich mentre i compagni ucraini morivano.[12] Come molti ex prigionieri hanno confermato, ci sono state anche vittime di abusi.

Quando venivano fatte richieste di lavoro, di viaggi all'estero o per altre attività probabilmente legate alla politica che potevano comportare sanzioni da parte del KGB o dalle autorità del Partito, le persone dovevano compilare dei questionari e se non risultavano idonei alle linee dettate dal regime, venivano loro negate o limitate le possibilità di viaggiare o lavorare.

Risarcimenti

Nel 2000, il governo federale tedesco e 6 500 aziende tedesche crearono una fondazione che donò circa 10 miliardi di Marchi tedeschi (circa 5,1 miliardi ) agli ex lavoratori forzati, circa €2 000 per ciascun operaio, molto meno rispetto al valore del loro lavoro aggiustato con l'inflazione. Degli oltre 2 milioni di Ostarbeiter in Ucraina, solo 467 000 hanno ricevuto un totale di 867 milioni €,[27] con assegnato a ciascun lavoratore un singolo pagamento di 4 300 marchi.

Ricerche

Gli archivi di stato ucraini hanno recentemente pubblicato online una collezione di documenti ufficiali rilasciati dal governo tedesco durante l'occupazione in Ucraina.[28] Un totale di circa 3 milioni di Ostarbeiter sono stati deportati in Germania di cui il 75% era costituito da Ucraini. Lo stato ucraino ha perso, secondo alcune fonti, 10 milioni di abitanti durante la Seconda Guerra Mondiale.[3]

Nel 1998, soltanto due Ostarbeiter sono stati portati in Canada per interviste per gli archivi dell'Ukrainian Canadian Research & Documentation Centre a Toronto.

Recentemente è stato prodotto un film da un'emittente televisiva ucraina riguardo alla situazione critica degli Ostarbeiter ucraini che fecero ritorno in Unione Sovietica, denunciando i trattamenti disumani che continuarono a ricevere dopo il rimpatrio.

Note

  1. ^ International Military Tribunal, Nazi Conspiracy and Aggression - Volume 1 Chapter X - The Slave Labor Program, The Illegal Use of Prisoners of War. Avalon Project, Documents in Law, History and Diplomacy.
  2. ^ a b c d Ulrich Herbert (16 March 1999), The Army of Millions of the Modern Slave State: Deported, used, forgotten: Who were the forced workers of the Third Reich, and what fate awaited them? Universitaet Freiburg.
  3. ^ a b c d (EN) Gerald William Kokodyniak, InfoUkes: Ukrainian History -- World War II in Ukraine, su infoukes.com. URL consultato il 6 settembre 2018.
  4. ^ a b c d e f Павел Полян - Остарбайтеры. Archiviato il 18 maggio 2019 in Internet Archive. Журнальный зал в РЖ, 2016. Звезда 2005 / 6. (RU)
  5. ^ (EN) Alexander von Plato, Almut Leh e Christoph Thonfeld, Hitler's Slaves: Life Stories of Forced Labourers in Nazi-Occupied Europe, Berghahn Books, 2010, pp. 251-262, ISBN 1-84545-990-3.
  6. ^ Roman Hrabar, Hitlerowski rabunek dzieci polskich (1939-1945) [Nazi Kidnapping of Polish Children], Śląsk, 1960, pp. 99, 75, 146. Ospitato su Google Books.
  7. ^ a b Hannes Heer, Klaus Naumann e Heer Naumann, War of Extermination: The German Military in World War II, Berghahn Books, 2004, p. 139, ISBN 1-57181-493-0. URL consultato il 20 maggio 2015.
  8. ^ Wendy Lower, Nazi empire-building, UNC Press Books, 2005, p. 117, ISBN 978-0-8078-2960-8.
  9. ^ Lynn H. Nicholas, Cruel World: The Children of Europe in the Nazi Web p. 351. ISBN 0-679-77663-X
  10. ^ a b Cezary Gmyz, Wprost magazine (Number 17/18/2007), "Seksualne Niewolnice III Rzeszy" [Sex-slaves of the Third Reich], su wprost.pl. URL consultato il 26 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008). pp. 1–3.
  11. ^ Europe at Work in Germany "Background"
  12. ^ a b (EN) Challenging WWII Taboos, su whatson-kiev.com. URL consultato il 26 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2012).
  13. ^ Lynn H. Nicholas, Cruel World, p. 256, ISBN 0-679-77663-X.
  14. ^ Richard Grunberger, The 12-Year Reich, p 237, ISBN 0-03-076435-1
  15. ^ Nicholas, p. 255
  16. ^ Richard Grunberger, The 12-Year Reich, p 258, ISBN 0-03-076435-1
  17. ^ a b Herbert, Ulrich, 1951-, Hitler's foreign workers : enforced foreign labor in Germany under the Third Reich, Cambridge University Press, 1997, ISBN 0-521-47000-5, OCLC 36814372.
  18. ^ Sonderbehandlung erfolgt durch Strang. Einsatz von Arbeitskräften aus dem Osten, vom 20. 2. 1942. NS-Archiv.
  19. ^ Diemut Majer, "Non-Germans" Under the Third Reich: The Nazi Judicial and Administrative System in Germany and Occupied Eastern Europe with Special Regard to Occupied Poland, 1939–1945, JHU Press, 2003, p. 369, ISBN 978-0-8018-6493-3.
  20. ^ Herzstein, Robert Edwin., The war that Hitler won : the most infamous propaganda campaign in history, Putnam, 1978, p. 139, ISBN 0-399-11845-4, OCLC 2965179.
  21. ^ United States Holocaust Memorial Museum., Nazi ideology and the Holocaust., p. 58, ISBN 978-0-89604-712-9, OCLC 173182662.
  22. ^ Majer, Diemut., "Non-Germans" under the Third Reich : the Nazi judicial and administrative system in Germany and occupied Eastern Europe, with special regard to occupied Poland, 1939-1945, p. 855, ISBN 978-0-8018-6493-3, OCLC 45821002.
  23. ^ Magdalena Sierocińska (2016). "Eksterminacja "niewartościowych rasowo" dzieci polskich robotnic przymusowych na terenie III Rzeszy w świetle postępowań prowadzonych przez Oddziałową Komisję Ścigania Zbrodni przeciwko Narodowi Polskiemu w Poznaniu" Archiviato il 30 giugno 2017 in Internet Archive. [Extermination of "racially worthless" children of enslaved Polish women in the territory of Nazi Germany from the IPN documents in Poznań]. Bibliography: R. Hrabar, N. Szuman; Cz. Łuczak; W. Rusiński. Warsaw, Poland: Institute of National Remembrance.
  24. ^ Richard Grunberger, The 12-Year Reich, p 165, ISBN 0-03-076435-1
  25. ^ Forced Labourers in Psychiatry
  26. ^ O'Kane, Rosemary H. T., Paths to democracy : revolution and totalitarianism, Routledge, 2004, p. 164, ISBN 0-415-31473-9, OCLC 56550668.
  27. ^ (DE) Press release Archiviato il 16 luglio 2011 in Internet Archive.
  28. ^ State Archives of Ukraine online collection of German and Ukrainian documents regarding forced transportation of Ukrainian civilians for forced labor in Germany., su archives.gov.ua (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2017).

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Read other articles:

2019 World ChampionshipsVenueWhistler Sliding CentreLocationWhistler, CanadaDatesFebruary 25 – March 10← Königssee 2017Altenberg 2020 → IBSF World Championships 2019 / Two   men   women Four   men   Skeleton   men   women Mixed   team The 2019 IBSF World Championships were held in Whistler, Canada from February 25 to March 10, 2019.[1] This would be the last World Championships with the mixed-sleds mixed team event ̵...

 

Teutoburg ForestTeutoburger Wald View over the Teutoburg Forest The south part of the Teutoburg Forest in North West Germany البلد ألمانيا  الموقع ألمانيا (north-west)سكسونيا السفلى & شمال الراين-وستفاليا أقرب مدينة بيلفلدبادربورن (to the south)أوسنابروك (to the north-west) المساحة ق. 4,000 km² almost all if it included officially in one of two natural parks:1,220 km² (TERRA.vita Natur...

 

ペレの魂が眠るとされるキラウエア火山のハレマウマウ火口 ペレ(ハワイ語: Pele)は、ハワイに伝わる火山の女神。ペレホヌアメア(「聖なる大地のペレ」の意)、ペレアイホヌア(「大地を食べるペレ」の意)、ペレクムホヌア(Pele-kumu-honua、「大地の源」の意)という呼び名でも知られている[1]。 ハワイの神々の中ではもっとも有名とされ[2]、炎、稲

هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (أبريل 2019) جيجي مارفن   معلومات شخصية الميلاد 7 مارس 1987 (36 سنة)  وورود  مواطنة الولايات المتحدة  الطول 173 سنتيمتر[1]  الوزن 150 رطل  الحياة العملية المدرسة

 

Millennium Palace LocalizaciónPaís BrasilUbicación Balneário Camboriú, Santa CatarinaDirección Avenida Atlântica, 2690Coordenadas 26°59′33″S 48°37′45″O / -26.992501925832, -48.629121736796Información generalEstilo PostmodernistaInicio 2010Finalización 2014AlturaAltura arquitectónica 177,30 mDetalles técnicosMaterial ConcretoPlantas 46Ascensores 3Diseño y construcciónArquitecto LDD Arquitetura[editar datos en Wikidata] El Millennium Palace es un...

 

Penyuntingan Artikel oleh pengguna baru atau anonim untuk saat ini tidak diizinkan.Lihat kebijakan pelindungan dan log pelindungan untuk informasi selengkapnya. Jika Anda tidak dapat menyunting Artikel ini dan Anda ingin melakukannya, Anda dapat memohon permintaan penyuntingan, diskusikan perubahan yang ingin dilakukan di halaman pembicaraan, memohon untuk melepaskan pelindungan, masuk, atau buatlah sebuah akun. Jak TVPT Danapati Abinaya InvestamaJakarta Selatan, DKI JakartaIndonesiaSaluranDi...

この記事は検証可能な参考文献や出典が全く示されていないか、不十分です。出典を追加して記事の信頼性向上にご協力ください。(このテンプレートの使い方)出典検索?: どんぐりと山猫 – ニュース · 書籍 · スカラー · CiNii · J-STAGE · NDL · dlib.jp · ジャパンサーチ · TWL(2016年8月) 『どんぐりと山猫』(どんぐり と やまね...

 

König Karl VIII. (Skulptur von Bernt Notke, heute in Schloss Gripsholm) Wappen Karls VIII. Grabstätte König Karls VIII. in der Riddarholmskyrkan Karl VIII. (Karl Knutsson Bonde, * 1408 oder 1409; † 15. Mai 1470) war Reichsverweser von Schweden von 1438 bis 1440 und dreimal König von Schweden und als Karl I. König von Norwegen von 1449 bis 1450. Er entstammte dem Geschlecht der Bonde und war der Sohn von Knut Tordsson Bonde und Margareta Karlsdotter (Sparre av Tofta). Nach dem frühen T...

 

Sister PingNama asalCheng Chui PingLahir(1949-01-09)9 Januari 1949Shengmei, FuzhouMeninggal24 April 2014(2014-04-24) (umur 65)Federal Medical Center Carswell, Texas, ASMakamKensico CemeteryKebangsaanTionghoaPekerjaanPemimpin Garda Merah, penjaga toko, penyeludup manusiaTahun aktif1984 sampai 2000OrganisasiFuk Ching (Kepala ular)Kota asalShengmei, Fuzhou, Fujian, TiongkokGugatan kejahatanmelakukan penyeluduhan warga asing, penyanderaan, pencucian uang, perdagangan dalam pen...

American football team in Israel This article does not cite any sources. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Haifa Underdogs – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (December 2010) (Learn how and when to remove this template message) Underdogs Established2005Based inHaifaHome stadiumHahotrimHead coachRan BreuerLeagueIsraeli Football LeagueLeague t...

 

В Википедии есть статьи о других людях с такой фамилией, см. Зайцев; Зайцев, Александр. Александр Андреевич Зайцев Дата рождения 12 декабря 1911(1911-12-12) Место рождения Москва Дата смерти 25 декабря 1965(1965-12-25) (54 года) Место смерти Москва Принадлежность  СССР Род войск В...

 

Political party in Croatia Independents for Croatia Neovisni za HrvatskuPresidentBruna Esih[1]Secretary-GeneralIvo MikićSpokespersonKrešimir KarteloMembers of the PresidencyIvo Mikić, Davorin Karačić, Daniel Car, Vladimir Kovačević, Martin Mladen Pauk, Krešimir Štetić, Florijan Žižić [1]FounderBruna EsihFounded1 June 2017 (2017-06-01)Split fromCroatian Democratic UnionHeadquartersZagreb, CroatiaIdeologySocial conservatismAnti-communismCroat...

Data Facility products for OS/VS1 and MVS This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Data Facility Storage Management Subsystem MVS – news · newspapers · boo...

 

МаркMarcq Країна  Франція Регіон Іль-де-Франс  Департамент Івлін  Округ Рамбує Кантон Монфор-л'Аморі Код INSEE 78364 Поштові індекси 78770 Координати 48°30′49″ пн. ш. 1°29′28″ сх. д.H G O Висота 117 - 172 м.н.р.м. Площа 4,72 км² Населення 768 (01-2020[1]) Густота 150,64 ос./км² Розміще�...

 

Cet article est une ébauche concernant la Corée et le Japon. Vous pouvez partager vos connaissances en l’améliorant (comment ?) selon les recommandations des projets correspondants. Peinture japonaise de Tōei Hanegawa représentant la procession en 1748 des missions Joseon à Edo au Japon. Cet article traite des relations entre les États coréens (Corée unie avant 1948, Corée du Sud et Corée du Nord après) et le Japon. Il réside aujourd'hui une minorité coréenne de 600 ...

This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Overseas Malays – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (August 2014) (Learn how and when to remove this template message) Not to be confused with Malays (ethnic group). Overseas Malays refer to individuals with Malay race ancestry (inc. Javanese, Malays ...

 

Hari PahlawantoroKepala Dinas Pengadaan Angkatan DaratPetahanaMulai menjabat 3 September 2022PendahuluHari Arif Wibowo Informasi pribadiLahir26 November 1970 (umur 53)IndonesiaAlma materAkademi Militer (1992)Karier militerPihak IndonesiaDinas/cabang TNI Angkatan DaratMasa dinas1992—sekarangPangkat Brigadir Jenderal TNISatuanZeniSunting kotak info • L • B Brigadir Jenderal TNI Hari Pahlawantoro (lahir 26 November 1970) adalah seorang perwira tinggi TNI-AD yan...

 

19/20th-century American physician and cofounder of Alcoholics Anonymous Doctor Bob redirects here. For other uses, see Doctor Bob (disambiguation). This article includes a list of general references, but it lacks sufficient corresponding inline citations. Please help to improve this article by introducing more precise citations. (December 2012) (Learn how and when to remove this template message) Bob SmithBob Smith, Alcoholics AnonymousBornRobert Holbrook Smith(1879-08-08)August 8, 1879St. J...

This article is about solo singer formerly of Shin (band). For MayDay's lead singer, see Ashin. In this Chinese name, the family name is Su. ShinShin performing in 墾丁半島 music carnival on 4 April 2010Born (1971-05-14) 14 May 1971 (age 52)NationalityTaiwaneseOccupation(s)Singer, songwriter, actorYears active2001–presentMusical careerOriginTaipei, TaiwanGenresMandopop, hard rock, heavy metal, pop rockInstrument(s)Vocals, guitar, drums, pianoLabelsPourquoi Pas Music Musica...

 

Pusat Pendidikan TeritorialAktif4 April 1989NegaraIndonesiaCabangTNI Angkatan DaratTipe unitPendidikan MiliterBagian dariKodiklat TNI ADMarkasBandung Barat, Jawa BaratJulukanPusdikterTokohKomandanBrigadir Jenderal TNI Drajad Brima Yoga, S.IP., M.H.Wakil KomandanKolonel Inf Edi Saputra, S.IP., M.Han. Pusat Pendidikan Teritorial atau (Pusdikter) adalah Lembaga pendidikan di bawah Kodiklat TNI AD. Pusdikter saat ini fokus menyelenggarakan pendidikan bidang teritorial dalam rangka menyiapkan kade...

 
Kembali kehalaman sebelumnya