Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Con il termine osteocondrosi o osteocondrite[1] si indica un gruppo di patologie che riguardano l'osso (osteo-) e la cartilagine (condro) e che hanno una eziopatogenesi degenerativa (-osi).
Sono una condizione patologica idiopatica dell'età evolutiva, autolimitante, con alterazioni dell'ossificazione a livello della cartilagine di accrescimento, che si consuma dando origine a osteonecrosi.
osteocondrosi apofisarie: interessano un'apofisi, ovvero una salienza ossea (sporgenza scheletrica) da cui origina o si inserisce un tendine, e quindi un muscolo.
Classificazione per sede
L'osteocondrosi non si manifesta in un singolo osso. A seconda dell'osso interessato, si classificano le seguenti forme di osteocondrosi:
L'osteocondrite dissecante è una forma particolare di osteocondrosi, spesso diffusa in molte ossa diverse e dove la cartilagine dà origine a frammenti.
^la sua progressione è tipica: inizia con necrosi e frammentazione del tessuto, in seguito provvede stessa la malattia a riparare e rigenerare il tessuto colpito
Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby's medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN88-299-1716-8.
Walter B Greene, Ortopedia di Netter, Milano, Elsevier Masson srl, 2007, ISBN978-88-214-2949-1.
Federico Grassi, Pazzaglia Ugo, Pilato Giorgio, Zatti Giovanni, Manuale di ortopedia e traumatologia, Milano, Elsevier Masson, 2007, ISBN978-88-214-2918-7.