Composto da due corpi simmetrici di due piani, collegati da un grande pontile, così da formare una pianta a “H”. Dentro nicchie incorniciate da edicole di marmo a fastigio triangolare spezzato, vi sono 4 statue di atleti. A fianco vi è realizzata una palestra monumentale, con una pianta semi ovoidale, progettata per la ginnastica, con gallerie sopraelevate[2]
Interni
All'interno, nel salone d'onore, vi sono due enormi pitture murali, la più famosa delle quali è l’"Apoteosi del Fascismo" di Luigi Montanarini del 1928, che nel dopoguerra per decenni fu tenuta nascosta dietro un panno verde, e solo nel 1997 su disposizione della Soprintendenza è stata svelata[3]. L'altro affresco è una allegoria di Roma antica, opera di Angelo Canevari[4]. Vi sono anche quattro soggetti sportivi, dipinti da Romano Dazzi.
Note
^www.ediliziappalti.com, su ediliziappalti.com. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2019).