Il palazzo Turchi di Bagno è un palazzo storico di Ferrara in corso Ercole I d'Este 32.
Storia
Venne progettato attorno al 1492 dall'architetto Biagio Rossetti nell'ambito della grandiosa opera urbanistica nota come Addizione Erculea per creare il Quadrivio degli Angeli. Gli altri edifici monumentali che compongono i vertici del quadrivio sono il palazzo dei Diamanti e il palazzo Prosperi-Sacrati.
Il palazzo fu edificato a partire dal 1498 ed i lavori furono in parte seguiti direttamente dal duca Ercole I d'Este prima di venderlo ad Aldobrandino Turchi[1].
Il palazzo venne ceduto al demanio militare nel 1933 e pesantemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. In seguito fu ristrutturato ed adibito a sede universitaria e museale. Ospita nel giardino l'Orto botanico dell'Università di Ferrara dal 1962 e nel 1964 vi fu trasferito l'allora Istituto di geologia divenendo in seguito sede del dipartimento di biologia ed evoluzione e del Museo di paleontologia e preistoria Piero Leonardi.
Descrizione
La struttura architettonica non gode di particolari decorazioni e segue una prospettiva piuttosto lineare, costruito con mattoni e connotato dall'unico elemento degno di spicco ovvero la parasta angolare in pietra bianca con doppio ordine di capitelli corinzi.
Inoltre fanno parte della costruzione originale il portale d'ingresso e il cornicione in cotto decorato.[2]
Note
- ^ M. Toffanello, Ferrara. La città rinascimentale e il delta del Po, 2005, p.91
- ^ ibidem
Bibliografia
- Carlo Bassi, Ferrara rara. Perché Ferrara è bella, Cernobbio, Archivio Cattaneo editore in Cernobbio, 2015, ISBN 978-88-98086-23-8.
- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Bruno Zevi, Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea», Torino, Biblioteca Einaudi, 2006, ISBN 88-06-18259-5.
- Marcello Toffanello, Ferrara. La città rinascimentale e il delta del Po, Roma, 2005, p. 91.
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