Paolo Giacomo Giovanni Hoss (la forma Oss comincerà a essere usata in seguito) nasce a Trento il 3 aprile 1833 da Maria Elisabetta Franceschini (1789 - 1891), di famiglia benestante, e, ufficialmente, da Paolo Hoss, un semplice operaio. È stato però ipotizzato che il padre naturale fosse in realtà Felice Mazzurana[9] (su cui vedi infra). Il padre Paolo comunque ha un ruolo marginale nell'educazione del figlio, della quale invece si occupa la madre. Dopo aver frequentato le scuole elementari e le scuole Reali inferiori (simili alle scuole tecnico-scientifiche di oggi) a Trento studia tre anni in Alto Adige, a Merano e Bolzano, per imparare il tedesco.
I primi passi nell'industria e nella politica
Nel 1848 torna a Trento durante la primavera dei popoli, ma non partecipa ai moti pur condividendone alcune aspirazioni liberistiche. Poco tempo dopo viene assunto come apprendista dall'imprenditore Felice Mazzurana (1780 - 1866), noto fra l'altro per aver fondato il Teatro Sociale di Trento nel 1819. Pochi anni dopo Paolo Oss diventa procuratore generale del Mazzurana. In quegli anni comincia a prendere autonome iniziative imprenditoriali (nel 1854 costruisce dei torchi per la spremitura dell'olio di ricino) e viaggia per osservare le tecnologie e l'organizzazione industriale e i problemi della classe operaia. Nel 1860 sposa Luigia Luterotti (1838 - 1873), nipote e figlia adottiva del Mazzurana, dalla quale avrà quattro figli maschi. In seguito lui stesso diventa figlio adottivo di Mazzurana, iniziando quindi a portare il nome Paolo Oss Mazzurana. Nel 1864 fa erigere a Trento un oleificio e una fabbrica di confetture.
Nel 1865 viene nominato dal Consiglio comunale nella Commissione di controllo dell'operato dei revisori dei conti. Il 6 novembre 1866 muore Felice Mazzurana, e Paolo ne è l'erede. Nel 1868 fonda a Bari un'azienda di commercio.
Nel 1866 il Veneto era stato annesso al Regno d'Italia, come già era successo alcuni anni prima alla Lombardia: questo rende difficili se non impossibili gli scambi commerciali con il Trentino, danneggiandone gravemente l'economia e spingendo alcuni industriali locali a trasferirsi. Anche Oss Mazzurana nel 1870 sposta l'oleificio che aveva fatto costruire a Trento alle Ferrazze di Montorio, in provincia di Verona, luogo ideale grazie all'energia che poteva essere ricavata dal fiume Fibbio.
Nel 1872 Oss Mazzurana viene eletto podestà di Trento: è il primo borghese ad assumere quella carica. Si dimette però già nel 1873, è discusso se per contrasti con la nobiltà cittadina[12] o per motivi personali di lavoro.[13] Lo stesso anno muore la moglie Luigia Luterotti.
Nel 1874 si trasferisce a Verona e l'anno successivo a Bari. Nel 1875 fonda in quella città una azienda per l'estrazione della sansa di olive, e in seguito anche una fabbrica di silicato di sodio. Prende inoltre il controllo di una fabbrica di solfuro di carbonio (necessario all'oleificio) e nel 1893 ne verrà costruita un'altra. Nel 1878 Oss Mazzurana torna definitivamente a Trento. Nel 1891 iniziò la costruzione di una villa in stile neorinascimentale di Camparta, in località Gazzadina a nord di Trento. Lo stesso anno muore la madre e il figlio per ospitarne le spoglie fa edificare una cappella in stile neogotico dedicata a Santa Elisabetta.[14] Nel 1882 acquista a Ponte AltoVilla Madruzzo, fatta erigere nel XVI secolo dalla famiglia Madruzzo, e la fece ristrutturare secondo il gusto neoclassico.[15][16]
Viene rieletto podestà per tre volte consecutive: il 17 novembre 1884 (entrando in carica il 5 gennaio 1885), il 24 novembre 1888 (insediamento il 21 febbraio 1889) e 29 dicembre 1892 (insediamento il 23 febbraio 1893).
Fra il 1889 e il 1890 ordina una rilevazione statistica sulle condizioni delle case di Trento, e visti i pessimi risultati nasce l'idea della costruzione di nuove case operaie nella zona di Piedicastello, ispirandosi al Nuovo quartiere operaio di Schio voluto da Alessandro Rossi. Mancano però investimenti privati, e anche il consiglio comunale si mostra contrario ad un finanziamento diretto: è quindi Paolo Oss Mazzurana stesso a finanziare personalmente la costruzione di 10 case (provocando qualche dubbio sulla legittimità dell'operazione), che verranno poi vendute a basso prezzo alla Società di Mutuo Soccorso dai suoi figli dopo la sua morte.[25][26]
Nel 1893 Mazzurana è fra i fondatori dell'Associazione politica nazionale del Trentino. Il 19 settembre dello stesso anno Francesco Giuseppe visita Innsbruck e l'Oss Mazzurana lo incontra un'altra volta per presentargli una richiesta di autonomia del Tirolo italiano a nome dei comuni trentini.[27]
Il 17 gennaio 1896 via Lunga, dove si trovava la casa in cui morì Paolo Oss Mazzurana, viene intitolata a lui.[28][29] Lo stesso anno l'artista Ettore Ximenes dona alla famiglia un ritrattoad olio dell'Oss Mazzurana, che aveva conosciuto alcuni anni prima per il concorso per la realizzazione del Monumento a Dante, poi vinto da Cesare Zocchi.[30]
Riconoscimenti successivi
A Trento il 3 e il 4 giugno 1983 si è tenuto un convegno dal titolo "Trento nell'età di Paolo Oss Mazzurana". La presidenza dei lavori e il compito di trarre le conclusioni furono affidati allo storico Ernesto Sestan (1898 - 1985). In seguito la Società di studi trentini di scienze storiche ha pubblicato gli atti del convegno.[31] In storiografia sono state individuate, fatte le dovute proporzioni, delle analogie fra la figura dell'Oss Mazzurana e quella di Giovanni Giolitti.[32][33]
^ Maria Garbari, L'età di Paolo Oss Mazzurana, su trentinocultura.net, Trentino Cultura. URL consultato il 13 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2003).
^Riccadonna, Paolo Oss Mazzurana, pp. 53-60 ("Un liberale progressista").
^Corsini, Paolo Oss Mazzurana e il partito economico, pp. 31-36.
^In realtà non era un vero e proprio partito, quanto un gruppo all'interno dei liberali: Corsini, Paolo Oss Mazzurana e il partito economico, pp. 14-15.
^Maria Garbari, Il ruolo politico-amministrativo di una Città a Statuto proprio, p. 99.
Maria Garbari (a cura di), Atti del convegno storico su "Trento nell'età di Paolo Oss Mazzurana", Società di studi trentini di scienze storiche, Trento, 1985. All'interno:
Maria Garbari, Presentazione
Alessandro Pietracci, Introduzione
Umberto Corsini, Paolo Oss Mazzurana e il partito economico
Cesare Mozzarelli, Sulla concezione del Comune in Italia nel periodo post-unitario
Johann Rainer, La Città a Statuto proprio in Austria nella seconda metà dell'Ottocento
Maria Garbari, Il ruolo politico-amministrativo di una Città a Statuto proprio: Trento nell'età di Paolo Oss Mazzurana
Sergio Benvenuti, La città di Trento e la questione nazionale all'epoca del podestà Paolo Oss Mazzurana
Marco Meriggi, Comune e Signoria: il potere locale nell'Impero ottocentesco
Herbert Matis, Le condizioni economiche di base vigenti nelle regioni alpine verso la fine del XIX secolo
Andrea Leonardi, Intervento
Casimira Grandi, Problemi ed aspetti dell'edilizia popolare nel periodo di Paolo Oss Mazzurana
Ernesto Sestan, Conclusione del Convegno
Appendice: riproduzione fotografica del Protocollo della sessione del Consiglio comunale di Trento del 19 agosto 1983
Graziano Riccadonna, Paolo Oss Mazzurana. Il progresso al potere, Edizioni – U.C.T., Trento, 1996.
Paolo Oss-Mazzurana, su consiglio.provincia.tn.it, Storia dell'Autonomia Trentina. URL consultato il 13 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2007).