Il primo PSL fu fondato da Wincenty Witos, dopo la prima guerra mondiale, riunendo vari movimenti agrari (Ruralismo) e rappresentò uno dei più importanti partiti della Seconda Repubblica Polacca. Durante la seconda guerra mondiale, il PSL prese parte al governo in esilio. Alla fine della guerra il leader del partito, Stanisław Mikołajczyk, fece ritorno in patria con lo scopo di riorganizzare il partito in chiave anti-sovietica. La dittatura comunista per evitarne la nascita organizzò un Partito filo-agrario, satellite di quello comunista, al quale il PSL fu costretto ad aderire formalmente.
Dopo il 1989
Nel 1989, dopo la caduta del comunismo, il PSL riacquistò il suo nome originario e si schierò con Solidarność e nel 1990 prese parte ad una coalizione di governo con l'Alleanza della Sinistra Democratica, i socialdemocratici post-comunisti. Coalizione di fatto confermata nel 2001, quando il PSL raccolse il 9% dei voti.
Nel luglio del 2019 costituì un'alleanza di centro, la Coalizione Polacca, insieme ad una serie di partiti minori di tendenza liberale e democristiana, oltre che alcuni movimenti regionalisti, per partecipare alle elezioni del medesimo anno. Non essendo riuscita a stringere un'alleanza con la Piattaforma Civica, la Coalizione Polacca partecipò in solitario alle elezioni, ottenendo l'8,6% dei voti, dopodoché si pose all'opposizione del governo guidato dal PiS.