Originariamente chiamato Pettorano[4] (e dunque da non confondere con l'omonimo Pettorano sul Gizio), il centro fu di proprietà degli aragonesi, e poi dal 1500 al 1544 della famiglia Gaetani. Successivamente per debiti il Maiorani acquistò il feudo e che fu riscattato da Berardino di Somaya.
Nel Settecento fu dei napoletani d'Avalos e poi dei Caracciolo fino all'abolizione del regime feudale.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 12 aprile 1984.[6]
Stemma
«D'azzurro, alla lettera P in carattere maiuscolo romano d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[7]»
Gonfalone
«Drappo partito di giallo ed azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: comune di pettoranello di molise. Le parti in metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dai colori del drappo, alternati, con bullette argentate, poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'argento.[7]»
Monumenti e luoghi d'interesse
Castello delle Riporse
Il castello è un palazzo baronale rettangolare ben composto, che verso la parte più alta del paese conserva tracce del vecchio castello. Si individuano due torri: una è inglobata nelle mura, con pianta cilindrica, e la seconda con finestrella è sulla sommità di una murata come torre di vedetta.
Chiesa di Santa Maria Assunta
La chiesa oggi è mostrata nella ricostruzione neoclassica dopo il terremoto del 1805. La facciata è sobria e barocca, diversa dalla costruzione interna a navata unica. Le cornici e gli architravi sono dipinti in grigio.