Philip Repyngdon
Philip Repyngdon (anche Repingdon) (Galles, 1345 circa – Inghilterra, prima del 1º agosto 1424) è stato un cardinale e vescovo cattolico gallese.
Biografia
Si ritiene che Repyngdon sia nato nel Galles intorno al 1345. Divenne un canonico agostiniano, prima a Repton Abbey, poi a Leicester Abbey, dove fu ordinato sacerdote il 26 maggio 1369. Studiò a Broadgates Hall, all'Università di Oxford, laureandosi con un dottorato in teologia nel 1382. Nel 1399, con la salita al trono inglese di Enrico IV, Repyngdon divenne cappellano e confessore del re e la sua reputazione crebbe di conseguenza, tanto che fu definito "clericus specialissimus domini regis Henrici".
Fu nominato vescovo di Lincoln il 19 novembre 1404 e fu consacrato il 29 marzo dell'anno successivo da Thomas Arundel, arcivescovo di Canterbury. Il 19 settembre 1408 fu creato cardinale da papa Gregorio XII con il titolo dei Santi Nereo e Achilleo.
Uomo di una certa cultura, Repyngdon fu un difensore delle dottrine insegnate da John Wycliffe. Per questo fu sospeso e poi scomunicato, ma in breve tempo fu perdonato e riabilitato da mons. William Courtenay e sembra che abbandonò le sue opinioni non ortodosse.
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Bibliografia
- (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Repington, Philip, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
- Edwin Hubert Burton, Philip REPINGTON, in Catholic Encyclopedia, Cambridge University Press, 1913
- Charles Lethbridge Kingsford, REPINGTON, Philip, Dictionary of National Biography, 1885-1900, Volume 48, 1896
- (EN) E. B. Fryde, D. E. Greenway, S. Porter e I. Roy (a cura di), Handbook of British Chronology, 3rd, reprinted 2003, Cambridge, Cambridge University Press, 1986, ISBN 0-521-56350-X.
- (EN) Nicholas Schofield e Gerard Skinner, The English Cardinals, Oxford, Family Publications, 2007, ISBN 978-1-871217-65-0.
- (EN) R. N. Swanson, Religion and Devotion in Europe, c. 1215-c. 1515, Cambridge Medieval Textbooks, Cambridge, UK, Cambridge University Press, 1995, ISBN 0-521-37950-4.
Collegamenti esterni
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