Plozio Crispino (in latino Plotius Crispinus; I secolo a.C.) è stato un filosofo e poeta romano.
Biografia
Crispino visse durante il I secolo a.C. e viene nominato dal coetaneo Orazio[1] nelle sue Satire, il quale lo derideva, considerandolo un "poeta mediocre"[2], riferendo anche che il filosofo era affetto da congiuntivite[3]:
(
LA)
«Ne me Crispini scrinia lippi compilasse putes, verbum non amplius addam.»
(
IT)
«Perché tu non creda che io abbia fatto man bassa nelle cassette di Crispino il cisposo, non aggiungerò una parola in più»
Secondo Patrizi e Quadrio, Crispino compose un poema di matrice stoica, per il quale fu soprannominato l'Aretalogo[1][4].
Note
- ^ a b Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia volumi quattro, Milano, 1749.
- ^ Girolamo Pozzoli, Dizionario d'ogni mitologia e antichità, 1824.
- ^ Orazio, Satire, 1,1.
- ^ Francesco Patrizi, La Poetica, Deca istoriale, 1586.
Bibliografia
Fonti primarie
Fonti secondarie
- Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia volumi quattro, Milano, 1749.
- Francesco Patrizi, La Poetica, Deca istoriale, 1586.
- Girolamo Pozzoli, Dizionario d'ogni mitologia e antichità, 1824.
- Francesco Zanotto, Dizionario pittoresco di ogni mitologia d'antichita d'iconologia e delle favole del Medioevo, 1854.
- Andrea Cucchiarelli, La satira e il poeta: Orazio tra Epodi e Sermones, 2001.
- Antonio La Penna, La letteratura latina del primo periodo augusteo (42-15 a.C.), 2013.