Anche in questa stagione il club sardo disputa oltre al campionato, per la quarta volta consecutiva e la sesta in totale, la Champions League e grazie alle semifinali Scudetto della stagione precedente anche le Final Four a Brescia per la Supercoppa Italiana. Con quest'ultima inizia la stagione ufficiale e la squadra di Bucchi si comporta molto bene battendo in semifinale Derthona Basket 84-83 con un'ottima prestazione di Bendžius[6], ma in finale il trofeo sfuma per mano di una Virtus Bologna che la spunta per 72 a 69 sui sardi[7].
Nonostante il titolo sfiorato, l'autunno dei sardi è disastroso[8][9] (sostituito a ottobre dall'innesto Aleksej Nikolić in ottobre[10] e poi tagliato a dicembre[11]), sia la scarsa integrazione nel gioco di Chinanu Onuaku, arrivano quattro sconfitte nei primi sei incontri di campionato e zero vittorie nel girone d'andata della campagna in Champions League. Di fatto a inizio novembre la squadra rimbalza a ridosso della zona retrocessione in Italia ed è fuori dall'Europa, nonostante poi arriveranno due vittorie contro il PAOK Salonicco e Málaga. La società interviene tagliando il centro Onuaku[12] e sostituendolo con DeShawn Stephens, in passato già in Sardegna, sponda Cagliari Dinamo Academy[13]. La seconda metà di girone d'andata è più positiva per quanto riguarda il gioco ma comunque altalenante nei risultati e solo le due vittorie contro la Pall. Reggiana e la N.B. Brindisi al giro di boa sistemano parzialmente la classifica con un nono posto finale che significa mancata qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia per la seconda volta in tredici anni, ovvero da quando i biancoblù sono saliti in massima serie[14].
Il girone di ritorno invece è di tutt'altro tenore: tra febbraio e marzo i sardi infilano ben sette vittorie di fila, 9 su 10 partite, salendo così fino al quarto posto[15]. La restante parte di stagione regolare è un po' più altalenante ma alla fine i biancoblù si piazzano al quinto posto finale accedendo così alla griglia dei play-off trovando ancora una volta la ormai rivale Reyer Venezia che proprio all'ultima giornata ha soffiato il fattore campo. I lagunari vincono gara-1 dei quarti di finale di tre punti ma Sassari è abile a ribaltare la serie vincendo la seconda al Taliercio e le due gare a domicilio, conquistando così la semifinale[16]. Nel penultimo atto del campionato trova l'Olimpia Milano ma uno 0-3 a favore dei meneghini, poi vincitori della terza stella, pone fine alla stagione[17].
Maglie
Per la dodicesima stagione le divise sono firmate dalla azienda sarda EYE Sport. Le maglie con tessuto in lycra mesh, bianca per le partite casalinghe e blu scuro per le trasferte in campionato e per la supercoppa presentano entrambe inserti color ciano a rappresentare l’inconfondibile cielo e mare della nostra Sardegna. Nel retro della canotta i numeri di maglia sono racchiusi in una stilizzazione del profilo delle coste della Sardegna, mentre nella parte alta del pantaloncino, lateralmente, troviamo lo stemma dell’albero deradicato di Arborea come simbolo di connessione tra il club e l'Isola, accentuato anche nella parte posteriore dalla presenza dai loghi Sardegna e sardegnaturismo.it, marchi dell'Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna. La composizione è sublimata dalla presenza del Gigante di Mont'e Prama[18].
Per la campagna in Basketball Champions League anche per questa stagione sono state prodotte delle maglie con il verde come colorazione principale al posto del blu, in onore del main sponsor Banco di Sardegna. Le divise, verde la Home con risvolti blu, inversa la Away, sono state realizzate in collaborazione con la Regione Sardegna e presentano infatti una trama tono su tono denominata "Sardinian vibes" ispirata per il secondo anno consecutivo alle trame dei tessuti artigianali dell'Isola che vanno però a degradare con un effetto onda a ricordare le onde delle coste sarde. Sulla parte frontale e poi presente SARDINIA al posto del nome "BdS SASSARI, il logo dell'ente turistico regionale in inglese[19].
^abLa bomba Chris Dowe, su dinamobasket.com, 21 giugno 2022. URL consultato il 28 luglio 2022.
^abRaspino si prende la Dinamo, su dinamobasket.com, 22 settembre 2022. URL consultato il 22 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2022).
^L'analisi del GM, su dinamobasket.com, 18 novembre 2022. URL consultato il 18 gennaio 2023.
^abLa Dinamo firma Alexsej Nikolic, su dinamobasket.com, 13 ottobre 2022. URL consultato il 13 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2022).