Nel 1873 entrò nel ruolo degli ingegneri del Corpo del Genio Civile e fu incaricato del progetto di nuove infrastrutture ferroviarie. Trasferito al Ministero, dal 1896 al 1897 fu componente della segreteria tecnica del ministro Giulio Prinetti[1].
Nel 1900 fu nominato ispettore superiore del Genio Civile, successivamente inviato a dirigere i suoi Compartimenti di Bari e di Catanzaro[1].
Dal 1920 al 1929 fu presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici[1].
Attività nelle Ferrovie dello Stato
Nelle Ferrovie dello Stato, dal 25 gennaio 1915 al 17 febbraio 1920 fu direttore generale. Poi, a seguito della riorganizzazione aziendale, dal 18 febbraio all'8 settembre 1920 ricoprì la carica di amministratore generale[1].
Attività industriale
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Docenza universitaria e attività scientifica
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Vita privata
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Guido Corbellini, Le Ferrovie dello Stato compiono cinquanta anni di vita, in Ingegneria ferroviaria, vol. 9, n. 5-6, maggio-giugno 1955, pp. 339-354. Ristampe in volume: Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 1955; Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani-Ponte San Nicolò, Duegi, 2002, ISBN 88-900979-0-6
Pubblicazioni
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