La Rutenia Nera (Ruś Czarna) era una delle suddivisioni della regione storica della Rutenia. Quest'ultimo termine fu usato a partire dal XII secolo, soprattutto da fonti latine, per indicare i territori delle odierne Ucraina, Bielorussia e parte della Polonia orientale. La Rutenia era tradizionalmente divisa in Rutenia Bianca (originariamente l'area corrispondente alla Moscovia), Rutenia Rossa (una fascia di territorio tra la città di Przemyśl, in Polonia, e la Galiza Orientale) e Rutenia Nera. La localizzazione di questa regione è più incerta: essa corrisponderebbe sia all'area attorno alla città di Leopoli, anch'essa in Galizia, sia al territorio intorno alla città di Navahrudak compreso successivamente nel Voivodato di Nowogródek e attualmente nella Voblasc' di Hrodna, nell'attuale Bielorussia[1]. Centri principali della regione, oltre a Navahrudak, erano Hrodna, Slonim, Volkovysk, Lida e Njas'viž.
Etimologia
Il termine, come i corrispondenti di Rutenia Bianca e Rutenia Rossa, fu usato prevalentemente da fonti latine (o polacche), dal momento che gli abitanti di questa regione si riferivano a sé stessi come litvins (lituani). Tuttavia, il termine Rutenia Rossa (Ruś Czerwona) fu usato dallo Stato polacco per indicare il territorio della Volinia, e Rutenia Bianca, con cui fu in seguito identificata la Bielorussia. Rutenia Nera fu invece il primo dei tre a cadere in disuso[2].
Storia
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Note
^Sally Boss, From White Ruthenians to Belarusians: the sources of Belarusian national idea, The Sarmatian Review (The Sarmatian Review), issue: 03 / 2009, pp 1507-1508, www.ceeol.com.