La città era molto ricca fino alla fine degli anni settanta, quando hanno cominciato a susseguirsi ondate migratorie, provenienti principalmente dal nordest del paese, formate da persone in cerca di lavoro. Molte industrie, mano d'opera qualificata e abitanti di origine paulista sono andati via dalla città dopo che hanno cominciato a svolgersi rivolte sindacali e scioperi. Queste manifestazioni, organizzate soprattutto da lavoratori originari del nordest, hanno danneggiato l'economia della città causando la fuoriuscita in particolare delle industrie automobilistiche.
Proprio in questa città è incominciata l'attività politica del futuro presidente del Brasile Lula.
A São Bernardo operano dal 1978 missionari della diocesi di Imola, in attuazione del Progetto Conciliare Chiese Sorelle.