Sabina Chebichi (Contea di Trans-Nzoia, 13 giugno 1959) è un'ex mezzofondista keniota.
Biografia
Nata sugli altopiani a nord-ovest di Nairobi, seconda di nove figli in una famiglia di allevatori dell'etnia degli Elgeyo, facente parte del popolo Kalenjin, frequentò la scuola elementare a Mlimani, vicino a Kitali, per la sua prima istruzione. Nel 1973, all'età di 13 anni, Chebichi partecipò alla sua prima gara a Kechiko, correndo a piedi nudi ed indossando una leggera sottoveste verde, non potendo permettersi altro: sebbene il suo unico allenamento fino ad allora fosse stato quello di camminare per sei chilometri fino alla scuola,[1] riuscì a staccare le avversarie e a vincere le gare degli 800 m in 2:16,8 minuti e dei 1500 m in 4:40 minuti, risultati che erano vicini alle migliori prestazioni atletiche mondiali dell'epoca. La notizia della sua vittoria venne ripresa dai giornalisti dell'epoca, che la sopannominarono principessa in sottoveste (petticoat princess).[2] e "nuova gazzella nera".[1]
Feisal Sherman, segretario dell'Associazione di Atletica Amatoriale del Kenia (ora Athletics Kenya) le inviò un completo da corsa e scarpe chiodate.[3][4] Poco dopo, grazie alla nuova attrezzatura, Chebichi corse a Nairobi i 1500 metri in 4:38,8 appena un decimo di secondo più lenta rispetto alla vincitrice dei precedenti II Giochi panafricani di Lagos.[5] Chebichi continuò a vincere e battere i record, facendo registrare alcuni dei tempi fra i più veloci in Africa per gli 800 metri e i 1.500 metri. In Sardegna, durante un tour italiano, stabilì un nuovo record per l'isola di 2 minuti e 12 secondi per la gara degli 800 metri.[6]
Il 29 gennaio 1974, all'età di 14 anni, Chebichi divenne la prima atleta donna keniota a vincere una medaglia ai X Giochi del Commonwealth Britannico a Christchurch (Nuova Zelanda), dove conquistò il bronzo nella gara femminile degli 800 m con il tempo di 2:02.61 minuti, gareggiando poi anche nella staffetta 4 × 400 m e nei 1500 m.[7][8]
Sabina Chebichi fu selezionata anche per competere alle Olimpiadi estive di Montréal 1976, in Canada, che si tennero dal 17 luglio al 1º agosto; tuttavia il suo paese decise di boicottare i Giochi olimpici insieme ad altri paesi africani, in segno di protesta per la partecipazione della Nuova Zelanda poiché intratteneva rapporti diplomatici e sportivi con il Sudafrica, che all'epoca praticava l'apartheid. La sua carriera sportiva terminò quando rimase incinta.[9]
Palmarès
Anno |
Manifestazione |
Sede |
Evento |
Risultato |
Prestazione |
Note
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1974
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Giochi del Commonwealth
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Christchurch
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800 m piani
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Bronzo
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2:02.61
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Staffetta 4×400 m
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8ª
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3:51.9
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1500 m piani
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5ª
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4:25.8
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Note
- ^ a b (RO) O nouă "gazelă neagră"? (PDF), in Sportul, XXIX, n. 7609, 29 novembre 1973, p. 4.
- ^ (EN) Reuters Archive Licensing, su Reuters Archive Licensing.
- ^ (EN) Our heroes, heroines deserve better treatment, su The Standard.
- ^ (EN) Believe in yourself: Meet the Female marathoner who run on barefoot win a gold medal, su cbgist.com.
- ^ (DE) Sabina Chebici, in Der Spiegel, n. 27, 1º luglio 1973.
- ^ (EN) SABINA CHEBICHI: The Petticoat Runner, How this Kenyan running star conquered the world barefoot with her famous petticoat in the 1970s, su African Leaders Magazine.
- ^ (EN) Sabina Chebichi became the first Kenyan female athlete to win a medal at the Commonwealth Games, su youtube.com. Ospitato su www.youtube.com.
- ^ (EN) Sabina Chebichi, su Commonwealth Games Federation.
- ^ (EN) Michelle Sikes, Print Media and the History of Women's Sport in Africa: The Kenyan Case of Barriers to International Achievement, in History in Africa, vol. 43, 27 giugno 2016, pp. 323–345, DOI:10.1017/hia.2015.28.
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