Il brano venne scritto da Doc Pomus e Mort Shuman, registrato nel 1960 dai The Drifters che con questo brano arrivarono alla posizione n. 1 nella classifica americana Billboard Hot 100 per tre settimane nel 1960, unica volta nella storia del gruppo e nei Paesi Bassi.
Nel Regno Unito e in Germania, il singolo raggiunse la posizione n. 2 nel dicembre 1960 e in Norvegia la n. 3.
Nella canzone il protagonista dice alla sua partner che lei è libera di socializzare con chi vuole, a patto che l'ultimo ballo della serata lo riservi a lui. La canzone è fortemente basata sulle esperienze personali di Doc Pomus, che aveva la poliomielite e usando le stampelle per camminare non era in grado di ballare. Sua moglie, tuttavia, era un'attrice e ballerina di Broadway.[1]
Tracce
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Formazione
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Cover
Sempre nel 1960 un'altra versione venne incisa da Ben E. King.
Ancora nel 1960 ebbe una certa popolarità anche la versione di Damita Jo DuBlanc, intitolata I'll Save the Last Dance for You.
Nel 1968 i Rokes ne hanno cantato una versione in italiano intitolata Lascia l'ultimo ballo per me, pubblicata come singolo.
I Beatles ne registrarono una versione nel 1970 per l'album Let It Be, senza che però poi il brano venisse effettivamente inserito.
Ilona Staller ne ha cantata una versione con testo italiano, intitolata Lascia l'ultimo ballo per me, inclusa nel suo album omonimo del 1979 e una versione, con testo originale in inglese, uscita come con retro della versione 12" del singolo I Was Made for Dancing sempre del 1979.