Lo scoglio Zecia[1], Sezza[2][3], Zecevo o Ottavada (in croato Zečevo) è un isolotto disabitato della Croazia, che fa parte dell'arcipelago delle isole Quarnerine ed è situato a est dell'isola di Veglia e a ovest della città di Segna.
Amministrativamente appartiene al comune di Bescanuova, nella regione litoraneo-montana.
Geografia
Lo scoglio Zecia si trova nella parte settentrionale del canale della Morlacca, tra l'isola di Veglia a ovest e la terraferma a est, e dista 1,71 km[4] dalla prima e poco più di 4,5 km[5] dalla seconda. Dista invece 52 km[6] dalla penisola d'Istria.
Zecia è un isolotto di forma romboidale, con la parte più lunga orientata in direzione nordest-sudovest[7], che misura 320 m[8] di lunghezza e 270 m[9] di larghezza massima; ha una superficie di 0,056 km²[10] e uno sviluppo costiero pari a 0,94 km[10]. Nella parte orientale, raggiunge la sua elevazione massima di 12,2 m s.l.m.[7]
Molto esposto al vento, che nel canale della Morlacca raggiunge velocità elevate, lo scoglio Zecia possiede coste basse ma rocciose e inaccessibili.
Note
- ^ I.r. Istituto Geografico Militare, Portolano del mare Adriatico, Tip. dei Pp. Mechitaristi, Vienna, 1845, p. 125.
- ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 630, ISBN 978-88-85339293.
- ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, p. 324.
- ^ Distanza calcolata su Wikimapia
- ^ Distanza calcolata su Wikimapia
- ^ Distanza calcolata su Wikimapia
- ^ a b (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 14 gennaio 2017.
- ^ Lunghezza su Wikimapia
- ^ Larghezza su Wikimapia
- ^ a b COASTLINE LENGTHS AND AREAS OF ISLANDS IN THE CROATIAN PART OF THE ADRIATIC SEA DETERMINED FROM THE TOPOGRAPHIC MAPS AT THE SCALE OF 1 : 25 000 (PDF), su academa.si, p. 22. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2016).
Voci correlate
Collegamenti esterni
