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La sindrome di Weber (emiplegia alternata superiore) è una forma di ictus caratterizzata dalla presenza di una paralisi del nervo oculomotore ed emiparesi controlaterale o emiplegia.[1]
Cause
È causata da infarto mesencefalico a seguito di occlusione dei rami paramediani dell'arteria cerebrale posteriore o da biforcazione basilare perforante delle arterie.
La sindrome di Weber si presenta come una manifestazione della malattia da decompressione in un subacqueo.
Strutture danneggiate
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Effetti
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Substantia nigra
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parkinsonismo controlaterale perché le proiezioni dopaminergici ai gangli basali innervano il campo motorio dell'emisfero omolaterale, portando quindi ad un disturbo del movimento del emisoma controlaterale.
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Fibre corticospinali
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Emiparesi controlaterale e risultante tipici segni da lesione del primo motoneurone.
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Tratto corticobulbare
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difficoltà con i muscoli facciali inferiori controlaterali e le funzioni del nervo ipoglosso.
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Nervo oculomotore
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paralisi omolaterale del nervo oculomotore con una ptosi palpebrale e midriasi fissa della pupilla rivolta verso il basso e fuori. Questo porta a diplopia.
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Storia
Essa porta il nome di sir Herman David Weber, un medico tedesco, nato a Londra, che ha descritto la condizione nel 1863.[2] Non è correlata alla sindrome di Sturge-Weber o alla sindrome di Klippel-Trenaunay.
Note
- ^ Padilla W, Newton HB, Barbosa S, Weber's syndrome and sixth nerve palsy secondary to decompression illness: a case report, in Undersea Hyperb Med, vol. 32, n. 2, 2005, pp. 95-101, PMID 15926301. URL consultato il 16 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2009).
- ^ Weber HD, A contribution to the pathology of the crura cerebri, in Medico-Chirurgical Transactions, vol. 46, 1863, pp. 121-139.
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